La campagna
{youtube}vLxD1TtI-hw{/youtube}
{youtube}vLxD1TtI-hw{/youtube}
BUON NATALE
Ai
famigliari
delle vittime
innocenti della mafia.
A Tutti Coloro che soffrono.
Ai sacerdoti impegnati nella lotta alla mafia.
Alle Forze dell’Ordine che per noi rischiano la vita.
Ai Magistrati, in particolare a quelli schierati in prima linea nella lotta alla mafia e che per noi
si sono privati del bene più prezioso che un uomo possa avere: la Libertà .
A Don Luigi Ciotti il “prete” che sa parlare al cuore della gente.
Ai Giovani che combattono la mafia.
Agli Italiani Onesti.
A Tutti Quelli
che nel Mondo
lottano per la
Verità e la
Giustizia.
Intervista a Giovanni Battista Durante, del Sindacato autonomo polizia penitenziaria, sulla cattiva gestione delle carceri italiane e il conseguente malessere degli agenti
Abbiamo incontrato Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) dell’Emilia-Romagna. Da tempo denuncia la mancanza di fondi e di personale che rende sempre più difficile il compito degli agenti e sempre più scarse le attività lavorative che potrebbero diminuire la percentuale di recidiva tra i detenuti in Italia. Ecco il testo dell’intervista che ci ha gentilmente concesso.
Vittime di mafia dimenticate da tutti: rimaste anche senza i finanziamenti
L’appello lanciato da Politicamente scorretto firmato tra gli altri da Carlo Lucarelli, don Luigi Ciotti e Gian Carlo Caselli perché il nuovo governo ripristini i fondi tagliati dalla legge di stabilità
Operazione antidroga delle Fiamme Gialle: 19 arresti a Marina di Gioiosa
Lunedì 07 Novembre 2011 10:22
06/09/2011 Beni mobili ed immobili per un valore di un milione di euro sono stati sequestrati dalla polizia di Stato a Luigi Gandolfo, di 39 anni, accusato di essere un prestanome della cosca Longo di Polistena (Reggio Calabria) della ‘ndrangheta.
I beni sequestrati sono formalmente intestati alla moglie di Gandolfo, Roberta Nesci, di 35 anni, ma di fatto, secondo quanto è emerso dalle indagini del Commissariato di Siderno, sarebbero stati gestiti da Gandolfo.
Il sequestro è stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su proposta del questore, Carmelo Casabona.
di GIUSEPPE BALDESSARRO
Beni per 200 milioni di euro, tra cui il ‘Cafe’ de Paris’ e il ristorante ‘George’s’ di Roma, sono stati confiscati alla cosca Alvaro di Sinopoli. Il tribunale di Reggio Calabria, sezione misure di prevenzione, su richiesta del Procuratore Antimafia, Giuseppe Pignatone, ha disposto la confisca di 15 tra imprese e ditte individuali operanti principalmente nel settore dei servizi della ristorazione. Oltre ai due locali romani sono stati confiscati quattro immobili di pregio, tre autovetture di lusso, oltre a rapporti bancari, postali, assicurativi e denaro contante. La Procura e la Guardia di Finanza, nell’arco degli ultimi 24 mesi, hanno sviluppato specifiche indagini tecniche, investigazioni finanziarie e bancarie, nonché informazioni tratte da segnalazioni di operazioni sospette, provenienti dagli intermediari finanziari.
IL CAFE’ DE PARIS VALE 55 MILIONI
Il Cafe’ de Paris, il noto locale di via Veneto confiscato stamane dalla Guardia di Finanza, insieme ad altri beni riconducibili alla cosca Alvaro, ha un valore commerciale, secondo gli investigatori, di 55 milioni di euro.