Buon Natale a…

 

BUON NATALE

Ai

famigliari

delle vittime

innocenti della mafia.

A Tutti Coloro che soffrono.

Ai sacerdoti impegnati nella lotta alla mafia.

Alle Forze dell’Ordine che per noi rischiano la vita.

Ai Magistrati,  in particolare a quelli schierati in prima linea nella lotta alla mafia e che per noi

si sono privati del bene più prezioso che un uomo possa avere: la Libertà .

A Don Luigi Ciotti il “prete” che sa parlare al cuore della gente.

Ai  Giovani che combattono la mafia.

Agli Italiani Onesti.

A Tutti Quelli

che nel Mondo

lottano per la

Verità e la

Giustizia.

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Quegli altri uomini dentro le prigioni- 90 agenti di polizia si sono suicidati

Quegli altri uomini dentro le prigioni

Intervista a Giovanni Battista Durante, del Sindacato autonomo polizia penitenziaria, sulla cattiva gestione delle carceri italiane e il conseguente malessere degli agenti

Abbiamo incontrato Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) dell’Emilia-Romagna. Da tempo denuncia la mancanza di fondi e di personale che rende sempre più difficile il compito degli agenti e sempre più scarse le attività lavorative che potrebbero diminuire la percentuale di recidiva tra i detenuti in Italia. Ecco il testo dell’intervista che ci ha gentilmente concesso.

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Vittime di mafia dimenticate da tutti: rimaste anche senza i finanziamenti

Vittime di mafia dimenticate da tutti: rimaste anche senza i finanziamenti

L’appello lanciato da Politicamente scorretto firmato tra gli altri da Carlo Lucarelli, don Luigi Ciotti e Gian Carlo Caselli perché il nuovo governo ripristini i fondi tagliati dalla legge di stabilità

Quasi all’asciutto le vittime di mafia e i loro famigliari che, con la legge di stabilità per il 2012, si sono visti tagliare 10 milioni di euro sui 12 fino a quel momento destinati al fondo destinato a chi ha subito reati di tipo mafioso, compresi racket e usura. La notizia viene diffusa nel corso di Politicamente Scorretto, manifestazione giunta alla sua settima edizione. Il suo patron, lo scrittore e autore televisivo Carlo Lucarelli, lo annuncia a Casalecchio di Reno, il comune alle porte di Bologna in cui ogni anni si tiene la manifestazione culturale.

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Operazione antidroga delle Fiamme Gialle: 19 arresti a Marina di Gioiosa

Operazione antidroga delle Fiamme Gialle: 19 arresti a Marina di Gioiosa

Lunedì 07 Novembre 2011 10:22

Siderno – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha comunicato che è in corso dalle prime ore del mattino ad opera delle Fiamme Gialle della Compagnia di Locri, una complessa operazione di polizia, con l’impiego di oltre 80 militari, di unità cinofile antidroga e di un elicottero, nei confronti di 19 soggetti, 17 dei quali ristretti in carcere, che ha consentito di sgominare un’articolata organizzazione criminale operante in Marina di Gioiosa Jonica e dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Leggi il resto

‘Ndrangheta.Siderno, sequestrati beni per un milione di euro

‘Ndrangheta. Siderno, sequestrati beni
per un milione di euro
L’uomo al quale sono stati sequestrati i beni, sarebbe il prestanome del clan Longo attivo a Polistena

'Ndrangheta. Siderno, sequestrati beni  per un milione di euro 06/09/2011 Beni mobili ed immobili per un valore di un milione di euro sono stati sequestrati dalla polizia di Stato a Luigi Gandolfo, di 39 anni, accusato di essere un prestanome della cosca Longo di Polistena (Reggio Calabria) della ‘ndrangheta.

I beni sequestrati sono formalmente intestati alla moglie di Gandolfo, Roberta Nesci, di 35 anni, ma di fatto, secondo quanto è emerso dalle indagini del Commissariato di Siderno, sarebbero stati gestiti da Gandolfo.
Il sequestro è stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su proposta del questore, Carmelo Casabona.

 

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Confiscati alla ‘ndrangheta il Cafè de Paris e il George’s di Roma

Confisca da 200 milioni agli Alvaro di Sinopoli: ci sono anche il Cafè de Paris e il George’s di Roma

Il Tribunale di Reggio Calabria su richiesta del Procuratore Giuseppe Pignatone ha tolto alla cosca 15 tra imprese e ditte, immobili di pregio e auto di lusso

di redazione, 25/07/2011 12:35

Beni per 200 milioni di euro, tra cui il ‘Cafe’ de Paris’ e il ristorante ‘George’s’ di Roma, sono stati confiscati alla cosca Alvaro di Sinopoli. Il tribunale di Reggio Calabria, sezione misure di prevenzione, su richiesta del Procuratore Antimafia, Giuseppe Pignatone, ha disposto la confisca di 15 tra imprese e ditte individuali operanti principalmente nel settore dei servizi della ristorazione. Oltre ai due locali romani sono stati confiscati quattro immobili di pregio, tre autovetture di lusso, oltre a rapporti bancari, postali, assicurativi e denaro contante. La Procura e la Guardia di Finanza, nell’arco degli ultimi 24 mesi, hanno sviluppato specifiche indagini tecniche, investigazioni finanziarie e bancarie, nonché informazioni tratte da segnalazioni di operazioni sospette, provenienti dagli intermediari finanziari.

IL CAFE’ DE PARIS VALE 55 MILIONI
Il Cafe’ de Paris, il noto locale di via Veneto confiscato stamane dalla Guardia di Finanza, insieme ad altri beni riconducibili alla cosca Alvaro, ha un valore commerciale, secondo gli investigatori, di 55 milioni di euro.

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‘Ndrangheta/ Regione e Comuni parti civili processo a Milano

‘Ndrangheta/ Regione e Comuni parti civili processo a Milano

Ammesse tutte le parti civili che avevano fatta richiesta

Sono state ammesse tutte le parti civili che lo avevano chiesto nel processo milanese, nato dall’inchiesta Infinito, contro le cosche della ‘ndrangheta dove sono imputate 39 persone. A deciderlo i giudici dell’ottava sezione penale di Milano di fronte a cui si sta tenendo la fase preliminare del procedimento. La corte ha respinto le richieste della difesa, tra cui quelle di incompetenza territoriale e ha ammesso le parti offese che avevano fatto richiesta di costituirsi parte civile, tra cui la Regione Lombardia, la Regione Calabria, i comuni di Pavia, Bollate, Seregno e Giussano, Il ministero degli interni e della difesa. Il processo sui presunti affiliati della ‘ndrangheta nel capoluogo lombardo e nei comuni limitrofi è stato rinviato al prossimo 19 luglio. In quella data i giudici decideranno sulla richiesta dell’ammissione delle prove, in seguito al quale prenderà il via l’istruttoria dibattimentale. Un’altra udienza è già fissata per il prossimo 22 luglio.