Processo Fortugno, le motivazioni: “Pentiti affidabili”

Processo Fortugno, le motivazioni: “Pentiti affidabili”


Locri (Reggio Calabria). …E’ senza dubbio una delle “notizie del giorno”.

Sono state depositate dai magistrati locresi le motivazioni delle condanne in primo grado per il delitto Fortugno: di Alessandro e Giuseppe Marcianò (padre e figlio, i cosiddetti “mandantini” del delitto di Palazzo Nieddu), Salvatore Ritorto (esecutore materiale) e Domenico Audino all’ergastolo, di Vincenzo Cordì a 12 anni e di Carmelo Dessì a 4 anni di reclusione.

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Don Ciotti: “Siamo tutti mafiosi”

Don Ciotti: “Siamo tutti mafiosi”

Scritto da Felice Piemontese


 

Il fondatore di Libera attacca anche Cilberti & company, assenti all’incontro

Don Luigi Ciotti non è un sacerdote come tutti gli altri. Forse, ha qualcosa di più. Nato nel 1945 a Pieve di Cadore in provincia di Belluno, dopo la sua ordinazione sacerdotale diventa protagonista di svariati dibattiti, seminari ed anche audizioni presso il parlamento europeo. Il 25 marzo del 1995 fonda “Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie” di cui ne è tutt’ora il presidente. Riceve una laurea honoris causa in Scienze dell’educazione da parte dell’Università di Bologna dopo, svariati anni passati nelle carceri minorili e ad aiutare le vittime le droga. Il 27 dicembre 1996 gli viene conferita l’Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana, dall’allora Capo dello Stato On. Oscar Luigi Scalfaro.

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Prima di avere un figlio spesso leggevo la preghiera di Douglas Mac Arthur

gianluca da quotidiano
Gianluca
  • Dammi un figlio, Signore, che sia abbastanza forte da riconoscere la sua debolezza ed abbastanza coraggioso da affrontare se stesso davanti alla paura.
  • Dagli la forza di restare in piedi, dopo una sconfitta onorevole, così come la forza di restare umile e semplice dopo la vittoria.
  • Dammi un figlio, Signore, in cui i desideri non rimpiazzino le azioni, un figlio che Ti conosca e sappia conoscere se stesso.
  • Fa’ che percorra, Ti prego, non il sentiero dell’agiatezza e delle comodità, ma quello dello sforzo e della sfida nella lotta contro le difficoltà.
  • Insegnagli a tenersi diritto nella tempesta, ma ad avere comprensione per coloro che sono deboli.
  • Dammi un figlio che abbia un cuore puro ed un ideale elevato, un figlio che sappia dominarsi prima di voler dominare gli altri, un figlio che sappia ridere senza dimenticarsi come si fa a piangere, senza dimenticarsi del passato.
  • E dopo tutto questo, Signore, dagli, Ti prego, il senso dell’umorismo, cosi’ che viva con serietà, ma sappia guardare se stesso senza prendersi troppo sul serio.
  • Dagli l’umiltà che gli ricordi sempre la semplicità della vera grandezza; l’apertura di spirito della vera sapienza e la dolcezza della vera forza.
  • E allora io suo padre potrò mormorare
    “Non ho vissuto invano”

    ……………….

Quel figlio invocato, il Signore me lo aveva dato.
Un assassino me lo ha ammazzato.

il papà di Gianluca Congiusta