MAFIA: A LATINA DISTRUTTO VILLAGGIO LEGALITA’ DI LIBERA

Il ‘Villaggio della legalita” dell’associazione Libera contro le mafie, a Borgo Sabotino, e’ stato devastato nella notte.
Sito Ufficiale Associazione Gianluca Congiusta onlus


Il ‘Villaggio della legalita” dell’associazione Libera contro le mafie, a Borgo Sabotino, e’ stato devastato nella notte.


(AGI) – Genova, 21 ott. – “La presenza della ‘ndrangheta in Liguria e’ ormai ampiamente provata.
Libia, 31 ottobre, la guerra finisce
Muammar Gheddafi continua a suscitare controversie anche da morto: non solo non c’è ancora alcuna certezza sulle circostanze in cui l’ex leader libico è stato eliminato, ma tra i suoi stessi nemici emergono divergenze persino su dove e quando seppellirlo. L’ufficio dell’Alto rappresentante delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto che sia aperta un’inchiesta sulla morte del colonnello. Annunciata per domani, invece, la proclamazione della nuova Libia da parte del Cnt.

La ‘ndrangheta voleva la cocaina sequestrata
Il piu’ grande quantitativo di cocaina sequestrato al mondo negli ultimi due anni. Era conservata dalla finanza in un luogo segreto. Ora e’ stata distrutta.
PISA – La ‘ndrangheta calabrese si voleva riprendere quel carico da una tonnellata di cocaina che la Guardia di finanza della Spezia aveva sequestrato in porto il 17 luglio scorso.



IL ROGO. Panetto dopo panetto, sono stati ridotti in cenere trecento milioni di euro in cocaina pura. Un danno enorme per la cosca calabrese che secondo le informazioni arrivate alla finanza stava organizzando, assieme ai colombiani, un agguato al furgone nel tentativo estremo di recuperare la droga. L’inchiesta scaturita dal rinvenimento della tonnellata di cocaina, il sequestro più importante avvenuto in tutta Europa nell’arco degli ultimi due anni, sta portando la Guardia di finanza della Spezia e il Gico di Genova a sollevare il velo sulla speciale joint venture che da tempo la ‘ndrangheta calabrese, attraverso i “locali” europei e nord americani, ha realizzato con i colombiani vincenti del cartello Norte del Valle.
L’INDAGINE. Dietro ai narcos potrebbe esserci la ‘ndrina della Piana guidata da Mimmo Oppedisano, il boss che il passaparola dice essere stato nominato capo dei capi della ‘ndrangheta nel summit criminale avvenuto nel santuario di Madonna di Polsi (Reggio Calabria) nel 2010. La cosca comandata da Oppedisano, fra l’altro, ha grandi interessi in Germania che condivide con i Vottari e i Pelle di San luca, e in Canada. Il nome di Oppedisano, fra l’altro, è emerso anche in un’altra grande inchiesta dei ros di Genova come il boss che “guida” i “locali” ‘ndranghetisti in Liguria.

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo
UN RAGAZZO COME TANTI…
di
Chiara Ursino
Aniello Ursino, un ragazzo come tanti, disponibile, allegro, pieno di vita e con una caratteristica che lo contraddistingueva: la sua sensibilità. Io ho avuto la fortuna di conoscere Aniello – per gli amici Nello – alla scuola media dome abbiamo trascorso insieme quel triennio scolastico.
E’ stato uno dei miei compagni di classe. Fin da subito mi dimostrò la sua sensibilità. Io, persona con disabilità, presentavo esigenze diverse rispetto alla classe, infatti avevo l’insegnate di sostegno.
In classe pur avendo incontrato delle difficoltà molto grosse era il primo, sempre pronto ad aiutarmi in qualsiasi mia azione, a difendermi se lo riteneva opportuno, spesse volte discutendo con gli stessi docenti. Era considerato un soggetto ribelle, sottovalutando la sua sensibilità e protezione che nutriva nei miei confronti.
Il nostro legame cresceva giornalmente, tanto è vero che mi chiamava “sorellina”! Trascorrevamo molti pomeriggi insieme. Svolgevamo le attività didattiche insieme ad altri compagni per poi divertirci andando in bici, guardando un film. Una volta terminato il percorso della scuola media le nostre strade si sono divise, per forza maggiore, per scelte diverse, ma di fatto non ci siamo mai divisi. E’ sempre stato nei miei pensieri e quando di fatto ci si incontrava era sempre una festa, non sapevamo da dove iniziare per raccontarci le cose; le ora che trascorrevamo insieme passavano in un batter d’occhio. E’ stato per me come un pilastro. Nel momento del bisogno mi sono sempre rivolta a lui.

Nell’ambito dell’incisiva azione di aggressione ai patrimoni illeciti delle famiglie di ‘ndrangheta portata avanti dal Questore Casabona, il personale del Commissariato di P.S. di Siderno e della Divisione Anticrimine della Questura ha dato esecuzione al decreto di sequestro nr. 244/2011 R.G.M.P. e 34/11 Provv. Seq., emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – sezione Misure di Prevenzione, depositato il 6.10.2011, a carico di Antonio e Francesco Tallura, in oggetto generalizzati, nonché dei terzi interessati: PREGIUDICATO UCCISO A LOCRI: DELITTO AL CULMINE DI UNA LITE

LOCRI (REGGIO CALABRIA), 12 ottobre 2011 – Pietro Marsiglia, il pregiudicato di 66 anni, ucciso stamani a Locri, ha avuto un diverbio con il suo assassino.



Mosaico dei giorni
Il pensiero nel tempo della crisi
10 ottobre 2011 – Tonio Dell’Olio