La conferenza de Vescovi discute di Padrini.

Conclusa la Conferenza Episcopale Calabra

 

Giovedì, 08 Ottobre 2009
La Conferenza dei Vescovi Calabresi si è riunita a Le Castella nei giorni 6 e 7 ottobre u.s., sotto la presidenza di S.E. Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Cal. – Bova. Erano presenti tutti i Vescovi Residenziali e i Vescovi Emeriti Mons. Giuseppe Agostino, Mons. Antonio Cantisani, Mons. Vincenzo Rimedio.


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“Il legame di comparaggio più intimo e vincolante del legame di sangue”

 

L’intervento

“Il legame di comparaggio più intimo e vincolante del legame di sangue”

 

Di Giovanni Chiera*

In questi ultimi anni, stiamo assistendo in Calabria ad un fenomeno particolarissimo: un evento squisitamente cristiano ed ecclesiale, come la celebrazione del Sacramento del Battesimo, sta diventando un problema antropologico e sociologico e, di conseguenza, anche ecclesiologico. Ciò non riguarda la frequenza al Sacramento, in quanto la Calabria ha una percentuale altissima di battezzati, ma le modalità e i risvolti sociali della celebrazione del Sacramento stesso.

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SBATTEZZO PER I PADRINI DI COSCA

SBATTEZZO PER I PADRINI DI COSCA

Nella Locride la bellezza ed il fascino della Liturgia diventano coreografia dell’iniziazione

Sbattezzo per i padrini di cosca

I capoclan di ‘ndrangheta tanto devoti e tanto duri alla conversione

di FRANCESCO SORGIOVANNI

Padrini, compari, “Sangianni” e non solo. Per il mafioso, battesimi, cresime, matrimoni e ogni altro genere di sacramenti non fanno parte di un cammino di fede ma entrano in un sistema di alleanze e di giochi di potere interni alla consorteria.

La religione diventa uno strumento funzionale alla morte e al predominio criminale. Un “tenebroso sodalizio”. Anche senza saperlo. Da sempre la religione fornisce alimento alla mafia. Al punto che il padrino del rito religioso è ormai l’archetipo del capocosca. E il “padrinato” è diventato un’affiliazione mistico mafiosa. Vice padre, o “compare”, il devotissimo di turno, mettendo la mano sulla spalla del giovane che si appresta al sacramento, lo cresima e lo rende figlioccio per sempre.

E la stessa cresima si trasfigura. La bellezza e il fascino della liturgia diventano coreografia dell´iniziazione. Una figura arcaica, quella del padrino, una struttura precristiana probabilmente, che gli studiosi hanno ritrovato in tutte le società mediterranee. È una tecnica di rafforzamento familiare, con il padre che chiede protezione per il proprio figlio in un’alleanza interfamiliare. Un fenomeno in progress soprattutto nella Locride. Compari mafiosi e compari nella politica. Un libro di un sociologo siciliano, “Il dio dei mafiosi”, di Augusto Cavadi, pubblicato poco meno di un mese fa dalle edizioni San Paolo, affronta gli aspetti culturali di un fenomeno complesso come la mafia, capace di strumentalizzare i principi fondamentali della teologia cattolica, e suggerisce anche alcune strategie di prevenzione e di contrasto.

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MOSAICO DEI GIORNI-DIO C’E’

Mosaico dei giorni
Dio c’è
8 ottobre 2009

Tonio Dell’Olio

A pochissimi minuti dalla diffusione della notizia che la Corte Costituzionale aveva bocciato il Lodo Alfano, il primo lapidario commento mi giunge via Facebook e dice:

“Dio c’è”.


Mai affermazione sembrò tanto sagacemente pertinente. Eppure personalmente non ritengo sia il caso di scomodare le certezze di fede su un tema come questo, né penso sia materia di teologia. La giurisprudenza basta e avanza!


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La consulta boccia il Lodo e Berlusconi attacca il colle.

La consulta boccia il Lodo e Berlusconi attacca il colle.

Una sentenza “politica” da parte di una Consulta prevalentemente orientata a sinistra. Il centrodestra, da Silvio Berlusconi in giù, legge così la bocciatura del lodo Alfano da parte della Corte costituzionale. Ma Fini si smarca:”Rispetto la sentenza”. Il premier assicura che il governo resterà in carica per l’intera legislatura. L’IdV chiede le dimissioni di Berlusconi. Il Pd difende la Corte e la sentenza che “non è politica”, nonché il capo dello Stato, e sottolinea che dal pronunciamento della Consulta non derivano le dimissioni del governo, che devono avvenire in Parlamento su questioni politiche

 

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“Cumparegliu” di mafia e di politica

“Cumparegliu” di mafia e di politica

Nella Locride continua la strumentalizzazione del Sagramento

“Cumparegliu” di mafia e di politica

Le Cresime ed i Battesimi  tra potere ed alleanze

di MICHELE INSERRA

LOCRIDE – Figliocci di ‘ndrangheta, figliocci di potere. E’ un fenomeno inarrestabile nella Locride.

A nulla sono valsi sinora gli appelli che da tempo lancia la Chiesa. Prima l’invito dell’ex vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, GianCarlo Maria Bregantini,a non scegliere per padrini di battesimo e cresima affiliati alle ‘ndrine, poi quello del suo successore Giuseppe Fiorini Morosini. Tutto è caduto nel vuoto. La pratica continua. Alcuni esponenti della ‘ndrangheta, “u cumpari,” contano più di cento “cumparegli”.

Non sono da meno i politici. C’è addirittura chi si appresta a raggiungere la soglia dei cento.

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Processo Congiusta-I tentativi della difesa e la tesi del PM

Processo Congiusta-I tentativi della difesa e la tesi del PM

I tentativi della difesa e la tesi del pm

Una pista alternativa tra storia boccaccesca e sangue di mafia

Di Michele Inserra

 

LOCRI – Una storia con uno sfondo boccaccesco che potrebbe rappresentare un possibile movente di un delitto. E’ così che la difesa  passa all’attacco tra domande dirette e a volte insistenti per cercare sostegno nella risposte di un teste. Ma la risposta è secca: “Escludo una relazione sentimentale tra mia moglie e la vittima”. La pista passionale quella su cui punta la difesa di Tommaso Costa, il principale imputato del processo sull’assassinio di Gianluca Congiusta viene imboccata a più riprese durante la testimonianza in aula di Antonio Genovese, il commerciante di pneumatici di Siderno.  La moglie, Rosa Figliomeni avrebbe intrattenuto una relazione con la giovane vittima.

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Franco La Rupa rinviato a giudizio per voto di scambio

Franco La Rupa rinviato a giudizio per voto di scambio

Il consigliere regionale è stato rinviato a giudizio per il reato di scambio elettorale politico-mafioso nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Catanzaro nei confronti di esponenti della cosca Forastefano di Cassano Jonio

06/10/2009 La decisione è stata presa dal Gup Camillo Falvo che ha accolto la richiesta del pubblico ministero, Vincenzo Luberto.

Nel dicembre dello scorso anno La Rupa aveva ottenuto di essere processato con il rito abbreviato ed il pubblico ministero aveva chiesto la sua condanna a quattro anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Il Gup però aveva rinviato gli atti alla Procura affinchè venisse riformulato il capo d’imputazione ritenendo insussistenti gli elementi per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa ed ipotizzando invece il reato di scambio elettorale politico-mafioso.

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“Il reato di clandestinità? Un favore alle mafie”

“Il reato di clandestinità? Un favore alle mafie”

Un attesissimo Roberto Saviano ha chiuso a Ferrara la terza edizione del festival della rivista Internazionale. In un dibattito si è parlato di come, oltre allo scudo fiscale, ad aiutare la criminalità organizzata ci pensa anche il pacchetto sicurezza

FERRARA, 5 OTT. 2009 – Mafia Spa: gli affari ai tempi della crisi. E’ il titolo dell’incontro che ha concluso la tre giorni ferrarese del festival di Internazionale, la rivista che ogni settimana pubblica il meglio della stampa estera. Protagonista del dibattito forse l’ospite più atteso di tutta l’edizione 2009, Roberto Saviano.

Ad aspettarlo molti suoi fan fin dalla mattina (l’incontro si è tenuto alle 16 e 30). Oltre ai mille spettatori del teatro comunali, fuori, davanti ai maxischermi in giro per la città c’erano almeno altre tremila persone.

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