Kiterion, condanne per oltre 116 anni di carcere e 30mila euro di risarcimento per Libera

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Oltre 116 anni di carcere per gli undici imputati col rito ordinario per Kiterion.

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di Bruno Palermo

Questa la sentenza di primo grado letta questo pomeriggio nel Tribunale di Crotone. Kiterion è l’operazione della della DDA di Catanzaro denominata gemella di “Aemilia” e “Pesci”.

L’operazione Kiterion scattò all’alba del 15 gennaio del 2015 e portò a 46 arresti nelle province di Crotone e Catanzaro di sodali e affiliati alla cosca Grande Aracri di Cutro.

In aula, oltre al pm della DDA, Domenico Guarascio, che ha sostenuto l’accusa in tutto il processo, c’erano il procuratore aggiunto della DDA di Catanzaro, Giovanni Bombardiere, e il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla.

Il collegio giudicante, composto dai giudici Marco Bilotta presidente, Romina Rizzo e Ersilia Carlucci ha condannato a 16 anni Domenico Riillo (16 anni la pena richiesta), imputato per associazione a delinquere di stampo mafioso; 6 anni e 8 mesi per l’avvocato Rocco Corda (8 anni) imputato di concorso esterno in associazione mafiosa, ma che secondo la DDA avrebbe avuto un ruolo diretto nella cosca, avendo preso parte a discussioni su fatti criminali di notevole entità come, ad esempio, l’omicidio di Totò Dragone (per il quale Nicolino Grande Aracri è stato condannato a 30 con il rito abbreviato).

Condanna a 15 anni per Vito Martino (12 anni) ritenuto il contabile della cosca Grande Aracri e già condannato per l’omicidio di Antonio Simbari. Dieci anni di carcere per Alfonso Pietro Salerno (12 anni), impiegato del Comune di Cutro e ritenuto affiliato alla cosca Grande Aracri e che secondo l’accusa terrebbe i rapporti con i catanzaresi.

Sette anni la condanna per Albano Mannolo e Leonardo Mannolo (9 anni e sei mesi) e 12 anni per Santo Maesano (10 anni).

Undici anni di reclusione per Antonio, Carmine e Giuseppe Riillo (10 anni). I tre sono accusati, tra l’altro, di estorsione, violenza privata e lesioni in fatti che hanno riguardato Maria Rosa Prandelli, e direttrice del villaggio turistico Capopiccolo.

Dieci anni di carcere anche per Salvatore Scarpino (8 anni), che secondo la DDA è una sorta di broker della cosca.

Il Tribunale di Crotone ha riconosciuto, inoltre, una provvisionale di 30mila euro per la costituita parte civile Libera – associazione nomi e numeri contro la mafia.

Al termine della lettura della sentenza il Procuratore aggiunto Bombardiere ha parlato di “riconoscimento del lavoro della Procura portato avanti in particolare dal sostituto Guarascio”.

Fonte: Crotone News