‘Ndrangheta, Gratteri ai giovani di San Luca: “Basta vittimismo”

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SAN LUCA. “Basta vittimismo”. È un messaggio forte quello che il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha lanciato ai giovani di San Luca, nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “San Luca-Bovalino”, dove si è svolto il convegno “In Campo per il futuro”, promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con la Prefettura, il Consiglio Superiore della Magistratura e il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Sicilia e Calabria.

Dopo il convegno è prevista l’inaugurazione del campo sportivo di San Luca con una partita di calcio fra la Nazionale Magistrati e la Nazionale Cantanti. San Luca, che diede i natali a Corrado Alvaro, è anche tristemente noto alle cronache per la stagione dei sequestri di persona e per la faida che ne ha insanguinato le strade. “Mi occupo come magistrato di questa terra – ha detto Gratteri – e quindi scientificamente ho evitato di venire a San Luca a parlare in occasioni di convegni o di incontri, perché la mia presenza poteva sembrare una provocazione; perché con i miei provvedimenti molte volte alle tre di mattina sono venuti nelle vostre case a prendersi il padre, il fratello maggiore, e quindi molti di voi hanno subito quei traumi, perciò la mia presenza poteva essere una provocazione e l’ho evitata”. “Ora – ha proseguito Gratteri – sono procuratore a Catanzaro, quindi anche Luca Palamara (già presidente e segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati, oggi componente del Csm ndr) mi ha convinto a venire. Penso che abbia un senso questa giornata, non è un convegno come tanti altri, non è una passerella. Spesso dite che ‘lo Stato viene qui, fa la passerella, e poi se ne va’. Questa volta vi lascia un dono importante, vi lascia un campo di calcio dove può tranquillamente giocare una squadra di serie C. Non tutti i paesi, anche ad alta densità mafiosa – ha aggiunto Gratteri – hanno un campo di calcio così. Ora voi dite sempre ‘lo Stato ci abbandona, vediamo sempre lo Stato come persone coi muscoli che vengono a portarci via, spesso da innocenti, i nostri figli, i nostri padri, i nostri genitori’. Io non sono qui a fare i processi a noi stessi o a me, però incominciamo a parlare di coerenza”. Poi l’appello lanciato alla popolazione dal procuratore capo di Catanzaro che fino a pochi mesi fa era procuratore aggiunto alla DDA di Reggio Calabria: “Vediamo voi, cittadini di San Luca, come saprete custodire questo bellissimo dono che vi sarà consegnato ora; vediamo nei mesi e negli anni come sarete bravi a tenere pulito, ordinato, e non vandalizzato questo dono, poi possiamo andare di nuovo a Roma a chiedere altri doni, altre opere pubbliche importanti. Ma finiamola di fare vittimismo”.