Domani pomeriggio a Gioia Tauro la catena umana di solidarietà al gruppo De Masi organizzata da Libera

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Domani pomeriggio a Gioia Tauro la catena umana di solidarietà al gruppo De Masi organizzata da Libera

Domani alle ore 15 e 30, intorno alla Global Repair, l’azienda del gruppo De Masi oggetto di una gravissima intimidazione, su iniziativa di Libera si formerà una catena umana di solidarietà. La Global Repair si trova nell’area industriale del porto di Gioia Tauro, direzione San Ferdinando. A causa della chiusura dello svincolo di Rosarno, per chi viene da Reggio, l’uscita dall’autostrada è Gioia Tauro.

Il comunicato di Libera

Il grave atto violento contro l’imprenditore De Masi di Gioia Tauro ed il suo gruppo, dopo solo poche settimane dall’avvio di una nuova attività, è un brutto segnale che non può essere sottovalutato. Intendiamo essere, pertanto, concretamente a fianco ai Demasi e a tutti gli imprenditori onesti.
Venerdì 3 maggio alle ore 15.30 simbolicamente prenderemo in mano le aziende degli imprenditori De Masi creando una catena umana attorno alla Global Repair, l’azienda presa di mira dai colpi di kalasnikov .

Sarà una catena umana di legalità con la quale intendiamo:

  • esprimere la volontà di non lasciare soli gli imprenditori De Masi che come hanno fatto in passato hanno annunciato di non volersi piegare alla logica mafiosa;
  • attirare l’attenzione delle istituzioni dello Stato su un’area, quella del porto e del retro porto di Gioia Tauro dove si concentrano le attenzioni di potentissime famiglie della ‘ndrangheta calabrese che continuano a condizionare con le logiche della violenza, dell’arroganza e della prevaricazione il libero mercato e la libera impresa;
  • stimolare e difendere le aziende sane del territorio della Piana.


L’intimidazione a De Masi è forse la più grave mai registrata nell’area portuale dove sono in gioco appetiti criminali enormi. Un’area, quella portuale, che continua a rappresentare tra l’altro uno dei crocevia internazionali della droga ed una porta di accesso ad ingentissimi quantitativi di cocaina dal Sud America verso l’Europa. Noi vogliamo che quell’area, strategica per lo sviluppo della nostra regione, si caratterizzi non come “zona franca” della ‘ndrangheta ma della legalità, valore quest’ultimo, che rappresenta la condizione principale e necessaria per attrarre lavoro legale, nuovi imprenditori onesti che creino ricchezza e libertà.

Proteggere le aziende sane calabresi che manifestamente si schierano contro la prevaricazione mafiosa è compito di tutti non solo dello Stato in tutte le sue diramazioni a cominciare dalla società civile.

Per questa ragione il Coordinamento di Libera della Piana di Gioia Tauro e l’Osservatorio sulla ndrangheta invitano cittadini, associazioni partiti, organizzazioni sindacali e di categoria ad aderire a questo appello e alla manifestazione.

La nota della Cgil

La Cgil della Piana di Gioia Tauro il prossimo tre maggio aderirà e sarà presente alla catena umana di solidarietà all’ imprenditore Demasi promossa da Libera e dall’Osservatorio sulla ‘ndrangheta.

Quanto accaduto, sia per la gravità dell’atto, che per la situazione generale di drammatica crisi economica e istituzionale ci porta a condividere la preoccupazioni dei promotori dell’iniziativa. Partecipare all’evento sarà anche per la Cgil un importante gesto di solidarietà che dovrà servire a far  sentire la vicinanza e il calore alle imprese colpite e ai dipendenti che vi lavorano. Ripeteremo, con forza, che esiste una Piana per la legalità che è quella che lotta ogni giorno anche con i piccoli gesti affinché si affermino la libertà e lo stato di diritto. I recenti, gravi e importanti fatti, che hanno visto oltre il dramma della disperazione umana e sociale l’aumento delle intimidazioni criminali, ci portano a rafforzare il nostro impegno e la nostra presenza sul territorio.

La nota di Girolamo Demaria, coordinatore provinciale del Pd

Venerdì 3 maggio parteciperemo alla  catena umana della legalità attorno alla Global Repair, l’azienda presa di mira da oltre 40 colpi di kalashnikov, rispondendo all’appello lanciato dall’associazione Libera della Piana di Gioia Tauro.

Parteciperemo per ribadire la nostra solidarietà al Gruppo Demasi e, nel contempo, manifestare la nostra vicinanza a tutti gli imprenditori onesti del territorio a difesa delle aziende sane della Piana.

Parteciperemo perché il Gruppo Demasi, al pari di altre aziende dell’area, rappresenta nel panorama calabrese un gruppo imprenditoriale d’eccellenza il quale, pur operando in un contesto territoriale difficile, si è da sempre distinto per dinamismo e capacità d’innovazione oltre che per le coraggiose ed impegnative sfide a difesa della legalità.

Parteciperemo in quanto gesti vigliacchi quale il grave atto intimidatorio perpetrato nei confronti di questa azienda, colpiscono non solo gli imprenditori vittime del violento attentato ma l’intera comunità pianigiana, impegnata in una difficile opera di riscatto sociale e civile al quale il territorio aspira.

Parteciperemo affinché da parte dello Stato vengano affrontati in maniera efficace i nodi della sicurezza delle imprese, così da renderle libere da ogni forma di prevaricazione e condizionamento violento cui sono costrette da una presenza asfissiante della ‘ndrangheta.

Parteciperemo poiché siamo convinti che occorra proporre un vero e proprio patto per il futuro del Porto e dell’area industriale di Gioia Tauro, restituendo fiducia e prospettiva a quello che è un punto d’eccellenza e una risorsa strategica per la Piana, la Calabria ed il Paese.

Le dichiarazioni di Dalila Nesci (M5S)

”Un’iniziativa molto importante per mostrare che la società civile non tollera gli attacchi al lavoro e li combatte”. E’ quanto afferma la deputata Dalila Nesci (M5S) in merito alla catena umana davanti alla sede della Global Repair, l’azienda del gruppo Demasi, promossa da Libera e Osservatorio sulla ‘ndrangheta davanti in segno di solidarieta’ ad Antonino De Masi, l’imprenditore già vittima di usura bancaria, contro un’azienda del quale il 13 aprile scorso sono stati sparati 44 colpi di kalashnikov. “La parlamentare calabrese, che sull’azione ai danni dell’imprenditore ha presentato immediatamente un’interrogazione – è scritto in una nota – ringraziando gli organizzatori, invita tutte le coscienze a partecipare, perché è fondamentale restare vicini a Nino De Masi, che ha investito in Calabria garantendo lavoro a duecento persone”.

“Non possiamo permettarci – aggiunge Nesci – di lasciare da soli gli imprenditori onesti, che hanno già scelto da che parte stare e che, con il loro coraggio e la loro resistenza, testimoniano un esempio di vita, di impresa e di rapporti economici. Ci troviamo però a un bivio, perché la pazienza, la sopportazione e la fiducia nel sistema possono finire, se non c’é un’azione forte dello Stato, che in questo caso, come ho chiesto più volte, non solo con atti parlamentari, non può limitarsi a una protezione personale, ma deve includere misure più ampie che consentano a De Masi e ai suoi dipendenti di lavorare con ogni sicurezza”.

“In questo senso – conclude Dalila Nesci – per De Masi le istituzioni della giustizia devono farsi carico, e al più presto, di dar corso alle conseguenze del riconoscimento, avvenuto in Cassazione, di usura bancaria. Il Parlamento, da parte sue, deve istituire una commissione apposita che indaghi sull’operato delle banche, così come proposto dallo stesso De Masi”.

fonte: scirocconews