Ipotetica lettera all’assassino di mio figlio Gianluca

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Dal libro “tra le mura dell’anima”

Ipotetica lettera all’assassino di mio Figlio Gianluca.

Normalmente una lettera inizia con un aggettivo qualitativo;

Caro, Gentile, Egregio, oppure con un titolo professionale del tipo Avvocato, Dottore, Professore oppure ancora con un generico, impersonale e freddo SPETTABILE.

In questo caso non posso che iniziare con:

Spettabile Carlo Rossi (nome di fantasia),

inizio così perché io e Lei non ci conosciamo, non ci siamo mai visti di persona ma ho solo visto la sua foto sui giornali o La ho intravista in videoconferenza durante il processo.

Non ci siamo mai frequentati e quindi Lei per me è solo uno tra le migliaia, anzi milioni di persone, a me sconosciute.

C’è solo una differenza tra i tanti sconosciuti e Lei;

LEI HA UCCISO MIO FIGLIO.

Ha spezzato la sua vita, le sue speranze, il suo futuro ed insieme a Lui ha ucciso una famiglia di persone PERBENE, di persone normali.

Lei ha Spento anche i sogni di Roberta ed Alessandra, le sorelle di Gianluca.

Lei ha ucciso la madre Donatella che aspetta solo il giorno che incontrerà Gianluca.

Lei ha ferito me ma non mi ha ucciso.

Non mi ha ucciso perché mi sono leccato le ferite perché DOVEVO vivere.

Mi sono leccato le ferite pur sapendo che non sarebbero guarite, le ho leccate mentre bruciavano tanto.

Non ho pianto per il bruciore ma ho urlato due sole parole VOGLIO GIUSTIZIA.

Avevo anche bisogno di renderle invisibili, quelle ferite profonde, che bruciano ancora oggi e ci sono riuscito.

Volevo vederle solo io e ci sono riuscito.

Non volevo che suscitassero pietà o commiserazione per me, pietà e commiserazione che è l’unica cosa che provo per Lei.

Non ho altro da dirle né sento il bisogno di inviarle saluti né tantomeno gli auguri di Buon Natale.

Ma un augurio mi sento di farglielo:

Le auguro di avere una lunga vita, piena di Santa Inquietudine, che la induca a dire ai suoi figli, che la strada da seguire non è quella del male, da lei scelta, ma quella del bene.

Mario Congiusta (papà di Gianluca)