A Riace, primo maggio di solidariet? con il sindaco Lucano

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Sì ad accoglienza, no alle Mafie

A Riace, primo maggio di solidarietà con il sindaco Lucano

 

 

 

Riace (Reggio Calabria). "Sì all’ accoglienza, no alle mafie". E’ sintetizzato nello slogan di uno striscione collocato nella piazzetta del centro storico il senso della manifestazione "Nessuno fermerà la primavera di Riace". In tanti, esponenti delle istituzioni e della politica ma molti semplici cittadini, si sono ritrovati a fianco del sindaco di questo piccolo comune della Locride diventato borgo multietnico, Domenico Lucano, all’ingresso del ristorante Taverna Donna Rosa, gestito dall’associazione "Città Futura Giuseppe Puglisi".

 

 

 

 

A febbraio ignoti avevano sparato a scopo intimidatorio alcuni colpi di arma da fuoco contro il locale. Giorni addietro al sindaco erano stati avvelenati alcuni cani. Episodi che hanno spinto la Fondazione Gianluca Congiusta, intitolata a un giovane imprenditore ucciso dalla ‘ndrangheta, a realizzare la manifestazione di oggi. ”Il nostro appello è partito da Facebook – ha detto il presidente della fondazione, Mario Congiusta – per una vicinanza non solo virtuale ma fisica".

 

Soddisfatto il sindaco. "L’idea che ci ha portato a realizzare il modello di accoglienza Riace – ha detto – è valida e va sostenuta indipendentemente dalle persone. Da qui passa il riscatto della Calabria più autentica". A fare da colonna sonora balli e canti dei bambini kurdi, serbi, palestinesi, etiopi e afghani, i figli dei nuovi cittadini del borgo rivitalizzato all’insegna della multiculturalità (fonte ANSA).

Venerdì 01 maggio 2009  ore 19:51