Mario Congiusta: Contro le idee di Donatella Poretti . Con una nota di Claudio Di Scalzo

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Mario Congiusta: Contro le idee di Donatella Poretti in materia di utilizzo

dell’esercito. Con una nota di Claudio Di Scalzo

Mario Congiusta

13 Settembre 2008

 

Il livello di incisività del giornalismo in Tellusfolio ha raggiunto un ottimo livello di coinvolgimento e di intreccio sul web con le voci dei cittadini. Lo dimostra questo commento, di Mario Congiusta, padre di un giovane massacrato dalla ‘Ndrangheta, in risposta ad un articolo sull’utilizzo delle Forze Armate della parlamentare radicale Donatella Poretti. I cui interventi sono decisamente notevoli quando si tratta di discutere delle norme, ma è sul registro stilistico, che mi permetto di obiettare, dando ragione al nostro Congiusta, e cioè sull’uso dell’ironia.

 

Scherzare sulle "pericolosissime" città italiane, usare l’aggettivo in senso rovesciato, cioè come a dire che non lo sono, è sbagliato. Già ai tempi delle bambole gay nel Presepe della Camera, notai e scrissi su questa défaillance che è anche politica, ovviamente. Ma io mi intendo di scrittura. E quando i fatti sono seri c’è poco da scherzare, altrimenti si è emuli di Striscia la Notizia. Si scherza su cose tragiche. In questo caso le strade delle città e dei paesi della Calabria, e lì un esercito repubblicano contro la dittatura della malavita organizzata, non ci starebbe male. Signor Mario Congiusta il Direttore di Tellusfolio-Critica della Cultura approva il suo commento. E se proprio devo concludere, amerei che i soldati italiani, come dice la Costituzione, non fossero impiegati in missioni di finta pace come già accade in Afghanistan e altrove. Neutralità totale.  

Claudio Di Scalzo discalzo@alice.it   

DISSENTO DA DANIELA PORETTI 

 

 Non vedo dove sia lo scandalo quando vengono inviati i militari nelle città italiane. Il principale scopo dell'esercito è quello di difendere il territorio italiano da qualunque attacco gli pervenga. Io vivo nella Locride in Calabria, una Regione in mano alla 'ndrangheta che ha preso il controllo totale del territorio. L'errore del ministro, semmai, è quello di non aver inviato alcun reparto dell'esercito in Calabria ed in particolare nella Locride. Posto poi il fatto che il Ministero dell'interno non ha uomini a sufficienza, non vedo chi dovrebbe contrastare il fenomeno 'dranghetista in questa regione.Quando si chiedono più uomini intesi come polizia e carabinieri siamo tutti d'accordo quando poi si chiedono i reparti dell'esercito tutti si scandalizzano come se dovessero arrivare i marziani.Ormai il nostro esercito è composto da reparti specializzati di Carabinieri, Polizia e Finanza e non più da ragazzini di leva. Venite nella Locride a vedere come "non si vive" prima di dare giudizi gratuiti.Un fatto è certo che tra esercito o 'ndrangheta preferisco l'esercito.  

Mario Congiusta(padre di un ragazzo ucciso dalla 'ndrangheta perchè non ha voluto piegarsi)

Georgia. Il ministro La Russa ha inviato gli ultimi soldati disponibili nelle piazze italiane?

Sen.Donatella Poretti

14 Agosto 2008
 
Nelle settimane passate il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha proposto l'impiego delle Forze Armate su ogni fronte, tanto da sollevare l'ilarità di molti: le piazze italiane, i cantieri edili, etc.Ultimamente ha offerto l'invio di militari anche in Georgia, questo sì un luogo dove forse sarebbero davvero utili. È difficile far rispettare una tregua senza forze di interposizione in loco. Se l'Ue prendesse la decisione di inviare una forza di pace, l'Italia non può e non deve certo tirarsi indietro.Il problema è che dopo aver generosamente offerto militari per una missione di pace in Georgia, ieri scopriamo che in realtà non ce ne sono di disponibili. Per partecipare, spiega La Russa, dovremmo richiamarli dagli altri teatri dove sono impegnati, venendo meno ai nostri impegni internazionali. Ne desumo che il Governo ha dispiegato gli ultimi militari disponibili a perlustrare le “pericolosissime” strade delle nostre città.Trovo assai discutibile ed irresponsabile questa gestione delle nostre forze armate. Da una parte si continua a tagliarne i fondi, dall'altra li si impiegano per operazioni pubblicitarie e populiste sul territorio nazionale. Un po' come il negozio che si avvia al fallimento e che decide di spendere ciò che gli rimane per pulire le vetrine piuttosto che per ripianare i debiti.Mi auguro che ora La Russa smetta di sventolare soldati che non abbiamo. Gli chiedo se, a fronte di ciò che è accaduto nel Caucaso, non sia il caso di ritirare subito i soldati dalle strade italiane e prepararli ad un eventuale invio in Georgia, o dove ce ne sarà veramente bisogno, ovvero nelle zone di guerra. 

Donatella Poretti

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