Cooperativa Sociale Mista- Cooperativa Sociale Persefone-Gruppo La Gurfata non firmano appello Goel

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Riceviamo e pubblichiamo

Cooperativa Sociale Mista- Cooperativa Sociale Persefone-

Gruppo 'La Gurfata' non firmano appello Goel

Prot.n. 08-08

MOTIVAZIONI

 

C’è un appello accorato delle cooperative del consorzio Goel che  non firmeremo, né come soci della cooperativa Sociale Mistya, né come soci della cooperativa Sociale Persefone e che non firmeranno neanche tutti  i ragazzi del gruppo “la Gurfata” sia quelli ancora presenti nel gruppo, sia quelli che ormai cresciuti sono dovuti andare a cercare lavoro fuori regione per non cadere nelle maglie della criminalità organizzata … e l’hanno fatto subito, appena compiuti i 18 anni … perché noi non abbiamo Santi in Paradiso, e continuiamo ad essere operanti nella locride.

 

Ma qualcuno potrebbe pensare che non lo facciamo perché siamo “i soliti invidiosi” di chissà cosa, magari di quei 150 mila e passa euro che hanno raccolto dopo l’attentato alla cooperativa delle fragole e che ha suscitato tanti maligni pettegolezzi in questa terra infame, dove chi è vittima viene spacciato pure per carnefice … no, non siamo invidiosi di questo, anzi, siamo felici al pensiero  che  quei soldi siano stati utilizzati per dare respiro a tante famiglie di operai che in quelle serre lavoravano ….

Non firmeremo  perché da circa 20 anni tentiamo di strappare alle gonnelle di una “mamma santissima” la vita e il destino di tanti ragazzi e ci infastidisce chi ha bisogno sempre e comunque di una gonnella che gli faccia da scudo in mondo cattivo e malsano come spesso avviene in Calabria.

Non abbiamo modo di dire che l’operato di Mons. Bregantini non sia stato onorevole, anche perché con lui non abbiamo avuto il piacere e l’onore di fare alcun percorso, a differenza dei soci  del consorzio Goel (il consorzio Goel è stato appunto, fortemente voluto dalla mente e dal cuore di questo Vescovo per un riscatto del territorio e delle persone). Le sue creature si presentano oggi,  come gattini abbandonati nella spazzatura e chiedono  aiuto. Adesso abbiamo  motivo di pensare che non sia servito a nulla questo lavoro di 14 anni perché se si continua a chiedere l’aiuto di leggi speciali, gli aiuti umanitari e la solidarietà economica vuol dire soltanto che siamo lì dove siamo partiti. Dopo 14 anni queste cooperative dovrebbero essere una realtà operante, o quanto meno delle realtà che non si appellano alle donazioni per continuare ad andare avanti, e che non si sentono perse solo perché un Vescovo che fino ad ora è stato al loro fianco viene trasferito. Se così non è qualcosa deve non aver funzionato per il verso giusto….

I nostri ragazzi potrebbero stare meglio se si fossero appellati alla carità cristiana di  molti volenterosi in giro in Italia pronti a donare soldi e fare collette o se avessimo continuato a chiedere finanziamenti per loro come “ragazzi a rischio”… non lo sono più,oggi  hanno scelto di non esserlo.  Ogni volta che siamo stati fuori non abbiamo partecipato a convegni raccontando la nostra realtà con toni patetici e allungando la mano. Abbiamo raccontato la nostra realtà e con orgoglio abbiamo lavorato… e per questo siamo stati retribuiti.

Non possiamo sottoscrivere perché lanceremmo  ai nostri ragazzi un messaggio sbagliato: quello che bisogna sempre e comunque avere dei Santi in Paradiso per poter vivere in modo dignitoso. Noi invece da tempo abbiamo deciso di lanciare un altro messaggio: quello che si ha il diritto di vivere in un territorio, Santi o non Santi, e che le istituzioni devono garantire una vita libera,  richiamandoli alle loro responsabilità vivendo in questo sistema capaci di apportare dei cambiamenti, innanzi tutto con il nostro operato personale.

 Poi, in alcuni casi, l’umana solidarietà ci consente di avvicinarci alle persone che rischiano, dove siamo chiamati a non lasciarle da  sole, come i familiari delle vittime di mafia che sostano davanti ai tribunali, come i sindaci lasciati  soli … ma questi sono altri discorsi e in questa terra sempre più strana anche la parola “solidarietà” ha un gusto e un suono diverso se si tratta di un certo tipo di solidarietà cristiana o solidarietà sociale… e noi non siamo  teologi, siamo semplici artisti e, come c’è scritto sulle nostre magliette: “io non sono il saggio che conosce la meta, ma sono il giullare che percorre la via”

E non firmeremo, neanche noi della Gurfata, per un altro motivo, ancora più banale forse, ma molto significativo: è che si può firmare anche su internet. Voi direte e che vuol dire? Vuol dire…. Vuol dire…. Su internet ci si può spacciare per chiunque, ed avremmo quasi  voglia di firmarci come “Imperatrici e Imperatori del mondo di Fantasìa”, nessuno direbbe niente, potremmo addirittura costruire un sito su questo mondo dove noi  comandiamo, potremmo raccontarvi del numero di abitanti, delle varietà di piante e fiori, delle specialità culinarie.  Potremmo  anche indurvi  a visitarlo, magari prenotando il viaggio con la nostra compagnia aerea “Phantasìa-air…”  Perché su internet si può dire tutto  e si può essere tutto.

Siccome non siamo Imperatori  di Fantasìa noi  su internet ci “navighiamo” e guardiamo (maledetti questi artisti di strada che hanno il vizio di guardare!!!!!) ci ha colpito il fatto che la petizione sia stata firmata solo da una piccolissima parte della gente e delle associazioni della Locride, rispetto al numero dei firmatari:

         o questo territorio è davvero ingrato e non hanno sentito il dovere di essere firmatari neanche tutti quegli individui che nelle cooperative del consorzio goel vivono e lavorano oltre le tante imprese che sono state avviate al lavoro dagli sportelli informativi dello stesso consorzio (ed aggiungiamo:  che questi mancati firmatari si vergognino di tanta ingratitudine)

         o, come seconda ipotesi, siete tutti invitati alla nostra incoronazione collettiva di imperatrici ed Imperatori assoluti del mondo di Fantasìa un giorno di questi… magari il 1 marzo……

Per la cooperativa Sociale Mistya – Locri – la presidente Carmela Santo

Per la cooperativa Sociale Persefone – Locri – la presidente Prestia Patrizia

Per il gruppo “La Gurfata” – Locri – le referenti: Rossana Marrara e Spanò Maria