Anche la Polizia scende in piazza

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   Anche la Polizia scende in piazzaa Reggio Calabria 

Volantinaggio dei sindacati contro la finanziaria del governo Prodi

 

Il 14 novembre la Finanziaria dovrebbe ultimare il suo iter con l’approvazione in aula a Palazzo Madama, ma in questo caso il condizionale è più che d’obbligo.

Dopo le oramai consuete discussioni in casa Unione e le “spallate rinviate” della Cdl che si è vista bocciare nel pomeriggio di lunedì le pregiudiziali di costituzionalità proprio al Senato, arriva un nuovo colpo alla manovra economica proprio da chi lo stato lo rappresenta in prima linea: le forze dell’ordine.
I tagli in materia di sicurezza sono infatti al centro della protesta dei sindacati di polizia Sialp-Anfp, Consap, Fsp-Ugl, Siulp, Silp, Coisp, Uilps che nella mattinata di ieri hanno manifestato tutta la loro disapprovazione nei confronti
«dell’operato di un Governo che non rende il giusto merito a chi garantisce la sicurezza dei cittadini».Secondo Franco Caracciolo -segretario generale provinciale del Siulp-«nella manovra prevista dal Governo, non sono presenti le risorse necessarie per rendere effettive le declamazioni in tema di sicurezza, basti pensare che neanche un euro è stato destinato per il rinnovo dei contratti in scadenza nel 2007».Un altro «grave problema è quello legato alla carenza di mezzi e strutture efficienti, che possano rispondere adeguatamente alle esigenze di sicurezza del territorio.
Lo stesso potere di espulsione attribuito ai Prefetti è destinato a sicuro fallimento se i provvedimenti cartacei non vengono poi eseguiti per assenza di risorse umane.
Le aspettative di molti poliziotti inoltre – conclude Caracciolo- sono state disattese anche per quanto riguarda temi di grande importanza quali il riordino delle carriere e la sistemazione dei contratti della dirigenza».Cifre alla mano si può notare con facilità come nella manovra è prevista una riduzione del 10% della spesa per il lavoro straordinario, ad aggiungersi poi alla già precaria situazione della polizia di stato vanno le carenze sull’organico che ad oggi ammontano a circa 5700 unità sulle 107.000 complessive previste dal Ministero dell’Interno, un numero destinato con certezza a crescere in quanto nei prossimi tre anni saranno circa 4000 i poliziotti ad andare in pensione a fronte di una previsione di assunzioni che supera di poco il migliaio.Enzo Suraceda Calabria ora