Giornata della memoria-Le dichiarazione dei politici

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MAFIA: FORGIONE, PROPORRE UN TESTO UNICO ANTIRACKET

Polistena, 21 mar. – (Adnkronos) – ''Bisogna adeguare la legislazione che riguarda le vittime ed i testimoni di giustizia e nella lotta alla mafia bisogna fare di piu'".

Polistena, 21 mar. – (Adnkronos) – ''Bisogna adeguare la legislazione che riguarda le vittime ed i testimoni di giustizia e nella lotta alla mafia bisogna fare di piu'". Lo ha affermato il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Francresco Forgione, intervenendo a Polistena, in occasione della 12° giornata della memoria in onore delle vittime di mafia, annunciando che la commissione proporra' ''al Parlamento un testo unico, antiracket e antiusura, per adeguare le azioni di contrasto alla mafie".  
Francesco Forgione, Presidente della Commissione parlamentare antimafia ha lanciato un messaggio esplicito e diretto ai mafiosi: quello di fare di tutto per sottrarre loro le immense ricchezze di cui dispongono – un fatturato criminale stimato nell’ordine del 100.000 milioni di euro – accelerando ad esempio l’iter di assegnazione dei beni confiscati. Forgione ha chiesto agli imprenditori di invertire la rotta, di non essere silenti, collusi o conniventi, ma di avere il coraggio di denunciare ed ha annunciato l’audizione del Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, in Commissione antimafia. Perché, si è chiesto Forgione, in Italia attualmente ci sono solo sei processi per riciclaggio? Perché le banche e i notai non denunciano?

Prodi “ Da semplice cittadino vi ringrazio

  

Il messaggio del presidente del Consiglio, Prodi, a chi è sceso in piazza a Polistena contro la mafia .

ROMA. La lotta alla mafia richiede l’attenzione e l’impegno di tutti. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha inviato un messaggio nel giorno della memoria contro tutte le mafie in cui afferma: “Il 21 marzo che oggi, idealmente insieme, celebriamo, ci riporta alla mente, prima di ogni altra cosa, il nome e il volto delle tante vittime innocenti delle mafie e della criminalità organizzata. Tante storie di uomini, di donne e persino di bambini, diventano così memoria di comunità. È con rispetto e con gratitudine che al loro sacrificio ci inchiniamo promettendoci reciprocamente di non dimenticarli mai”. “Da dodici anni, nella giornata che segna l’inizio della primavera – scrive Prodi – i nomi delle vittime vengono letti a voce alta, uno ad uno, da gente per bene proprio come loro hanno saputo essere in vita. È a voi, alla vostra iniziativa che lo dobbiamo. Per questo a nome del governo ma anche come semplice cittadino vi ringrazio. Il rispetto assoluto della legalità è uno dei caratteri distintivi della cittadinanza. Alla sovranità della legge si inchina chi vuole chiamarsi cittadino di questo Paese e chi ne ha a cuore le sorti”. “La lotta alle mafie e alla criminalità è una guerra che si combatte ogni giorno e che richiede l’attenzione e l’impegno di tutti. La partecipazione della società organizzata alla lotta alle mafie – prosegue il premier – rappresenta davvero il segno della speranza per il Paese ed esprime la voglia di liberarsi da una barbarie che vanifica ogni sforzo di rinascita. Ho avuto modo di ribadirlo in occasione degli Stati generali dell’antimafia che si sono svolti a Roma a novembre. Criminalità e mafia non sono un’emergenza. Per questo non è sufficiente un impegno straordinario di pochi ma occorre la mobilitazione di tutti, ognuno secondo le proprie responsabilità, ognuno secondo le proprie possibilità e capacità. Dobbiamo saper dire no al compromesso morale e all’indifferenza. La rassegnazione deve lasciare posto alla speranza. Non è un caso che abbiate scelto di celebrare la Giornata della memoria nel primo giorno di ogni primavera, la stagione della speranza”. E per Prodi “è un segno di speranza che questa Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie si celebri a Polistena, nella bella terra di Calabria. Una terra lacerata e dolorosamente segnata da mafie e criminalità ma dove tanti calabresi onesti si stanno impegnando per sradicare le organizzazioni criminali che con la loro azione impediscono sviluppo e futuro. Ancor di più ci fa sperare il fatto che l’avanguardia di questo movimento sociale sia rappresentato dai giovani. A loro dico che noi ci siamo. Il governo è con voi, le istituzioni sono con voi. Tutti insieme con tenacia combattiamo “la buona battaglia” certi che così uniti potremo vincere. Grazie a tutti per quanto fate, grazie a Libera e ad Avviso Pubblico per il lavoro intenso e quotidiano. Un grazie speciale a don Luigi per la sua generosità e la sua tenacia”.

MAFIA: PRODI, SERVE IMPEGNO DI TUTTI PER BATTERLA


MI INCHINO A CHI HA SACRIFICATO VITA E NON DIMENTICHIAMO

Roma, 21 mar. – (Adnkronos) – Serve l'impegno di tutti per battere la mafia. Il governo e le istituzioni sono al fianco di chi porta avanti questa battaglia.''Tutti insieme con tenacia combattiamo 'la buona battaglia' certi che cosi' uniti potremo vincere''.E' l'appello lanciato dal premier Romano Prodi in un messaggio inviato a Polistena per la giornata della memoria contro tutte le mafie.''Cari amici -scrive il presidente del Consiglio- il 21 marzo che oggi, idealmente insieme, celebriamo, ci riporta alla mente, prima di ogni altra cosa, il nome e il volto delle tante vittime innocenti delle mafie e della criminalita' organizzata. Tante storie di uomini, di donne e persino di bambini, diventano cosi' memoria di comunita'. E' con rispetto e con gratitudine che al loro sacrificio ci inchiniamo promettendoci reciprocamente di non dimenticarli mai''.

Fausto Bertinotti: “Giornata importante per tutta l’Italia”

 

 

  POLISTENA. “Una giornata importante per l’Italia, che ha un valore fondamentale”. Così il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, in un messaggio inviato al presidente di Libera, don Luigi Ciotti, saluta tutti i presenti alla XII edizione della Giornata della memoria e dell’impegno per ricordare le vittime di mafia, in corso a Polistena. Bertinotti, assente all’appuntamento per impegni istituzionali, sottolinea che “questa iniziativa ha un valore fondamentale soprattutto per chi la anima e per chi la ha promossa: Libera, in primo luogo, con la sua tenace presenza nel dibattito culturale e civile del Paese così come sul territorio, lì dove più profonde sono le fratture dell’esclusione sociale e più distante appare la conquista di una legalità diffusa e condivisa; e con Libera tutte le associazioni e tutti i movimenti che ne hanno raccolto la sfida e la proposta di civiltà, oggi presenti a Polistena per rinnovare il proprio impegno e il proprio entusiasmo”. “È soprattutto l’entusiasmo del popolo dei giovani – scrive ancora Bertinotti nel suo messaggio a don Ciotti – che rappresenta il dato di maggiore forza che segna la manifestazione odierna: quei giovani che in questi anni, in più riprese e in forme diverse, hanno capito in tanta parte del Mezzogiorno che conquistare il proprio futuro significa soprattutto liberarsi del giogo di sopraffazione e di intimidazione che tutte le mafie impongono alla crescita della società, dell’economia, della cultura”. Secondo il presidente della Camera “dalla primavera di Palermo alle manifestazioni di Locri, i giovani hanno ripreso il testimone delle grandi lotte popolari – operaie, bracciantili e studentesche – ed hanno assunto sulle proprie spalle l’eredità dei martiri di quelle lotte, da Salvatore Carnevale a Peppino Impastato. Quei sacrifici – scrive ancora il presidente della Camera – non sono stati vani. Si è ridestata una coscienza nuova, grazie ad una combinazione di mobilitazione e di saper fare, di denuncia e di proposta, di lotta alla criminalità organizzata e di restituzione alla società civile di cui la criminalità organizzata la priva: fiducia nelle istituzioni, passione civile, capacità di dialogo, dedizione agli altri, solidarietà. Una lettura della lotta alla criminalità organizzata in termini di antimafia sociale che, nell’atto stesso di contrarne l’universo rovesciato di valori, già costruisce le basi della convivenza a venire”. Secondo il presidente della Camera dei deputati, “sale da questo straordinario impegno una forte e pressante domanda di riforma e di rinnovamento, che richiama la politica e le istituzioni a mettere in campo una capacità interpretativa più profonda, in grado di fondare una relazione aperta ed avanzata con chi quella domanda pone. Danilo Dolci diceva che la mafia occupa lo spazio vuoto tra lo Stato e il cittadino. È lo spazio che oggi, sviluppando con coerenza le implicazioni di quel pensiero, occupa questa manifestazione. Per questa ragione – conclude Bertinotti – tutta la comunità nazionale deve guardare a coloro che si sono dati appuntamento a Polistena il 21 marzo 2007 con un sentimento di gratitudine speciale, come si guarda alla nascita di
una nuova speranza e di un nuovo futuro”.

POLISTENA, MINNITI: UNA PARTECIPAZIOINE STRAORDINARIA

Pubblicata in data 22/3/2007

 

"La lotta contro le mafie è una priorità del Governo". Lo ha detto il viceministro all'Interno, Marco Minniti, nel corso della Giornata della memoria a Polistena. "Questa straordinaria partecipazione – ha aggiunto – è un fatto importante. La battaglia contro le mafie si realizza soprattutto con il coinvolgimento delle popolazioni. E' per questo motivo che il Governo è presente a questa manifestazione. Dobbiamo impegnarci al massimo per la confisca ed il sequestro dei beni perché su questo terreno si colpisce al cuore la mafia. Questo è un aspetto sul quale stiamo lavorando e costituisce un impegno fondamentale". "L'impegno per le famiglie delle vittime di mafia – ha concluso – è comune e non è mai venuto meno. Lo dimostra la vicenda giudiziaria dell'omicidio del direttore del carcere di Cosenza, Sergio Cosmai, per il quale sono stati assicurati alla giustizia mandanti e autori".

“Giovanna Melandri: “Serve investire sui giovani”

POLISTENA. Concreti investimenti sui giovani, a cominciare dal diritto ad un lavoro non precario, al diritto alla malattia ed alla maternità, alle facilitazioni per l’acquisto di una casa, per la sicurezza del futuro. Sono gli impegni che il ministro delle politiche giovanili e dello sport, Giovanna Meandri, ha ribadito ieri mattina a Polistena, in occasione della giornata della memoria promossa da “Libera”. “Voglio esprimere gratitudine profonda – ha detto il ministro – a don Luigi Ciotti ed a tutti gli animatori di Libera. Questa piazza dice tante cose, è un elemento di fiducia, a cominciare dal fatto che ci sono tanti giovani alla testa di questo movimento. Questi sono i ragazzi e le ragazze del nostro paese che non si piegano e che vogliono voltare pagine. Sono qui – ha aggiunto il ministro – anche in rappresentanza del governo per dire che le istituzioni hanno un compito importante. La cultura della legalità si consolida e si rafforza in tanti modi. Bisogna combattere concretamente la criminalità che distrugge e ruba la vita a tanti giovani, ma bisogna anche investire sul futuro e sul destino dei giovani e dei ragazzi. Noi – ha proseguito la Melandri – vogliamo investire sul loro futuro e sulla loro autonomia. Quindi investimenti sui giovani, campo in cui abbiamo fatto dei primi passi e ne dobbiamo fare tanti altri. I giovani – ha concluso il ministro – sono qui a Polistena a rappresentare la speranza, il monito e lo sguardo attento su noi tutti”.

Angela Napoli: ”Fatti e non parole”
”Qualche presenza mi ha preoccupato”

Non è piaciuta ad Angela Napoli il tipo di partecipazione che una parte di politici hanno dato alla manifestazione di Polistena. "Ho ritenuto doveroso dimostrare il mio impegno antimafia partecipando a tutti gli incontri della due giorni, organizzata dall’Associazione "Libera" a Polistena. Purtroppo, molte delle dichiarazioni rilasciate durante o a margine della manifestazione odierna, anche da politici non presenti alla stessa, mi hanno fatto comprendere come non tutti siano riusciti a cogliere il significato della memoria" Si poteva dare un taglio diverso, secondo la rappresentante di AN. Più vicini al dolore delle famiglie delle vittime. "Molti, infatti, hanno inteso far prevalere la strumentalizzazione politica piuttosto che inchinarsi di fronte ai familiari delle tante vittime delle mafie. Sono proprio le testimonianze di alcuni dei familiari presenti alla manifestazione, ad avermi fatto pensare al tipo di impegno che ciascuno di noi, oggi, avrebbe dovuto assumere: da domani, fatti e non parole. Non nascondo, senza per questo voler inficiare alcunche’ della bonta’ degli organizzatori, primo tra tutti don Luigi Ciotti, che alcune presenze politiche mi hanno molto preoccupata e contemporaneamente mi hanno dato la conferma di quanto sia difficile nella nostra realta’ portare avanti il vero e coerente impegno antimafia" Con queste parole Angela Napoli ha inteso probabilmente prendere le distanze da alcuni comportamenti di qualche suo "collega".