È stata scelta Locri come sede per la XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

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Sarà Locri il luogo dove si svolgerà quest’anno la XXII giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico in collaborazione con la Rai.

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di MICHELE ALBANESE

La Giornata della memoria e dell’impegno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle persone, che tragicamente hanno perso la loro vita, l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata.

Una scelta mirata quella della Locride da parte di Luigi Ciotti. Un’attenzione verso una terra di martiri innocenti e di resistenti. Uno dei territori più infestati dalla ‘ndrangheta che anche qui ha seminato sangue e lutti. Un pezzo di Calabria devastato e sofferente nel quale non mancano nuovi segni di libertà e di responsabilità dalla mafie. La “Locride come luogo di speranza” ma anche di testimonianze forti , di bellezze umane da riscoprire e di antichi radici cristiane . A Locri la manifestazione nazionale che però vedrà iniziative simultanee in oltre 4.000 luoghi d’Italia, dove la giornata verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime con momenti di riflessione e approfondimento.

La conferenza stampa per presentare l’iniziativa si terrà sabato 21 gennaio 2017, alle ore 16,30 nel Centro Pastorale presso la Chiesa Cattedrale di Locri. Saranno presenti: mons. Francesco Oliva vescovo di Locri-Gerace; don Ennio Stamile coordinatore regionale di Libera e rappresentanti dei familiari di vittime innocenti delle mafie.

Don Ciotti, presidente nazionale di L ibera, non sarà presente alla conferenza stampa, ma ha voluto sottolineare che «per combattere e contrastare le mafie, occorre non solo che le forze dell’ordine e politiche si impegnino maggiormente, ma che si diventi insieme una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del ‘noi’ non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze». La scelta di Locri come luogo della celebrazione nazionale della Giornata della Memoria delle vittime di mafia, è giunta «per far sentire – ha aggiunto don Luigi Ciotti – la propria vicinanza a chi, in quella terra non si è mai rassegnato alle violenze criminali, e ha tentato l’impossibile per un reale cambiamento». La Locride è la terra di mons. Francesco Oliva, un pastore che non ha esitato a mettere in atto anche negli ultimi tempi gesti inequivocabili e chiari nell’azione della Chiesa locale nel contrasto alle mafie che come dice Papa Francesco sono “adorazione del male”.

La Locride è la terra di Gianluca Congiusta, di Lollò Cartisano, Vincenzo Grasso, Lillo Malgeri, Fortunato Larosa, Fortunato Correale o Rocco Gatto, solo per citarne alcune tra le tante vittime innocenti, verso i quali occorre assumere l’impegno della memoria.

«Un’occasione particolarmente importante quelle offertaci dalla presidenza di Libera nazionale, che quest’anno ha deciso di accettare la richiesta da parte della rete Libera calabrese, dei familiari delle vittime innocenti e di Mons. F. Oliva, di celebrare la XXII giornata delle memoria nella Locride» dice al Quotidiano del Sud don Ennio Stamile. «Si tratterà di quattro giornate che a partire da sabato 18 fino a mercoledì 21, vedranno impegnati giovani e meno giovani, ad approfondimenti tematici, veglie di preghiera e marcia accanto ai familiari delle vittime innocenti. Cuore pulsante della nostra Associazione, sono dono proprio questi ultimi, il loro dolore, la loro ricerca affannosa di verità e di giustizia pertanto, la giornata delle memoria, non solo riveste un ruolo significativo dell’intera nostra rete associativa, ma diventa luogo di incontro, di confronto e di stimolo ad un quotidiano ed appassionato impegno di ricerca, accompagnamento, di donne e uomini feriti da inaudita violenza, per imparare ad abitare quei “luoghi” di speranza e saperne testimoniare la bellezza. Per tale motivo – ha aggiunto don Ennio Stamile – in seno al consiglio di presidenza e dei referenti regionali di Libera, abbiamo ritenuto opportuno che il tema della giornata fosse il seguente: “Luoghi di speranza, testimoni di bellezza”, facendo memoria di quanto Benedetto XVI ci ha insegnato nella Spe Salvi indicando, tra gli altri, anche la sofferenza come uno dei luoghi di apprendimento e di esercizio delle speranza. Tutti ma in special modo noi cristiani siamo vocati a frequentare questa scuola di speranza che è la sofferenza per imparare ad esercitarla testimoniando anche la bellezza di tante storie che, su pur attraversate da inumano dolore, hanno saputo trasfiguralo in impegno educativo verso le giovani generazioni per la legalità e la giustizia. In Calabria ce ne sono davvero molte di queste storie che stiamo raccontando ogni mercoledì in collaborazione con Il Quotidiano del Sud. Preciso però che la giornata della memoria, pur rivestendo un momento particolare nel corso di ogni anno per l’intera rete associativa di Libera, essa non è il traguardo di un percorso annuale, ma più semplicemente segna il passo di un cammino quotidiano che migliaia di uomini e donne svolgono con passione, competenza e dedizione per combattere le mafie ed ogni forma di illegalità e di corruzione».

fonte: Quotidiano del sud