Arresti e perquisizioni sull’asse Torino-Locride

Print Friendly, PDF & Email

 Scoperto un bunker dal reparto Carabinieri di Locri

Cinque arresti in un’operazione antidroga e la scoperta di un bunker nella Locride, probabile rifugio dei latitanti della ‘ndrangheta, e’ il bilancio delle 20 perquisizioni effettuate ieri mattina dai carabinieri del Reparto Operativo di Torino, coordinati dai pm Maurizio Laudi e Roberto Sparagna della Dda subalpina, in collaborazione con i colleghi delle province di Napoli, Reggio Calabria e Asti.

I provvedimenti sono stati eseguiti nelle quattro province italiane coinvolte nell’inchiesta, su ordine del gip del Tribunale di Torino, Alessandro Prunas Tola.
L’accusa per i cinque arrestati è di detenzione e spaccio di eroina e cocaina.
Le indagini sono partite in seguito a un omicidio avvenuto in provincia di Torino, a Grugliasco, nel gennaio 2003. Il quadro criminale emerso rivela che il gruppo spacciava non meno di un chilo di eroina o cocaina alla settimana.
Con il blitz di ieri, i militari del Reparto Operativo ritengono di aver interrotto un traffico di droga con un volume d’affari di oltre un milione di euro all’anno.
Nel corso delle perquisizioni, eseguite in  provincia di Reggio Calabria, inoltre, i carabinieri della Compagnia di Locri, allertati dai colleghi torinesi, hanno scoperto un bunker, con ogni probabilità utilizzato come rifugio per i latitanti della ‘ndrangheta.
Gli arrestati sono: Carmelo Pirrotta, 44 anni, residente a Moncalieri (Torino); Cesare Gramuglia, 42 anni, residente a Moncalieri (Torino); Mariano Mirengo, 47 anni, residente a Torino;Francesco Simone, 47 anni, residente a Torino; Oreste Scotti, 30 anni, residente a Beinasco (Torino).
(14.11.2007)ansa