La ‘ndrangheta dilaga e il DAP lascia la Calabria senza capo delle carceri da quattro anni!

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La ‘ndrangheta dilaga e il DAP lascia la Calabria senza capo delle carceri da quattro anni!

”Oggi la ‘ndrangheta e’ considerata e riconosciuta come la piu’ pericolosa organizzazione criminale del mondo, con numerose ramificazioni all’estero, eppure nella regione in cui e’ nata, sviluppata e ramificata, la Calabria, nelle cui carceri molti delinquenti sono affiliati ad essa, il ministero della Giustizia e il Dap in quattro anni non hanno ancora nominato il provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, che deve coordinare le politiche della sicurezza nelle 13 carceri calabresi nelle quali oggi sono detenuti piu’ di 2.650 persone”.

A denunciarlo e’ Donato Capece, segretario generale del Sappe (Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria), che spiega: ”Credo che il Guardasigilli, Annamaria Cancellieri, debba porre la questione penitenziaria calabra tra le priorita’ d’intervento della sua agenda”. ”Nelle carceri calabresi e’ sempre piu’ emergenza -prosegue il leader del Sappe- da quattro anni manca un provveditore regionale.

L’amministrazione penitenziaria, dopo la morte di Paolo Quattrone, non e’ piu’ riuscita a nominare un provveditore in pianta stabile. Continua ad esserci un provveditore in missione, per pochi giorni alla settimana”. ”A Catanzaro -fa notare Capece- c’e’ un nuovo padiglione che non puo’ essere aperto per carenza di personale; nello stesso istituto c’e’ un centro clinico che non puo’ essere utilizzato, sempre per mancanza di personale”.

”A Paola -prosegue il sindacalista- e’ stato aperto un nuovo padiglione detentivo, senza un adeguato incremento di organico. La situazione peggiora sempre di piu’ a Reggio Calabria, soprattutto dopo l’apertura del nuovo istituto di Arghilla’, dove, per 150 detenuti sono stati assegnati circa 40 unita’ di personale, dei quali dieci non hanno mai raggiunto la sede. Pertanto, la direzione del vecchio istituto e’ stata costretta ad inviare 28 unita’, depauperando l’organico di una struttura gia’ in gravi difficolta’, a causa, proprio, della carenza di personale e del sovraffollamento che colpisce anche gli istituti di Locri e di Palmi”.

”L’istituto di Crotone e’ sempre parzialmente chiuso -sottolinea ancora capece- a causa dei lavori di ristrutturazione. A Rossano ci sono 317 detenuti, dei quali 140 appartenenti al circuito alta sicurezza. Bisogna ricordare che in Calabria ci sono circa 900 detenuti appartenenti alla criminalita’ organizzata che necessitano di maggiori controlli e molti di questi fanno quotidianamente la spola con le aule di giustizia, per i tanti processi ai quali sono sottoposti”.

”A Vibo Valentia, poi -denuncia ancora il Sappe- mancano piu’ di 30 agenti dalla pianta organica attuale del reparto. Il Sappe auspica pertanto un interessamento diretto del Guardasigilli sulle criticita’ penitenziarie calabresi, definendo la nomina del provveditore regionale penitenziario e favorendo -conclude Capece- la revisione delle piante organiche della Polizia Penitenziaria in Calabria in relazione alle esigenze attuali”.

Adnkronos