Martedì a Reggio Calabria “Io parlo” di Francesca Chirico

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Martedì a Reggio Calabria “Io parlo” di Francesca Chirico: un libro sulle donne ribelli in terra di ’ndrangheta

la voce di donna.

Martedì 16 aprile, alle ore 17 e 30, presso la Sala della Biblioteca del Palazzo della Provincia di Reggio Calabria, sarà presentato Io parlo – Donne ribelli in terra di ’ndrangheta, il nuovo libro di Francesca Chirico, edito da Castelvecchi.

L’incontro, organizzato dal Circolo culturale Rhegium Julii e dall’Archivio Stop’ndrangheta, sarà introdotto da Mario Musolino. A relazionare, oltre all’autrice, saranno Mafalda Pollidori, docente di italiano e latino al liceo Da Vinci, Michele Prestipino, procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, e Filippo Veltri, giornalista e scrittore.

Francesca Chirico è giornalista e scrittrice. Nata a Reggio Calabria, è redattore dell’archivio web multimediale www.stopndrangheta.it per il quale si occupa di cronaca nera e giudiziaria.

L’abstract del libro:

Hanno infranto il silenzio preteso dalle cosche e assegnato loro dalla tradizione. Hanno combattuto paura e pudore e raccolto, non in egual misura, disprezzo e solidarietà. Qualcuna ha pagato con la vita. Sono le donne che in Calabria hanno reagito con la forza eversiva della parola alla violenza, al dolore, all’ingiustizia, sfidando la ’ndrangheta, ma anche un mondo che tace. «Io parlo» raccoglie e ricostruisce le loro storie, ripercorrendo, dai sequestri di persona e dalle faide degli anni Ottanta alle più recenti inchieste anti-ndrangheta, gli ultimi trent’anni di storia criminale calabrese.

Tra saggio e inchiesta giornalistica, il libro è un cammino documentatissimo nel coraggio di chi, in Calabria, ha trasformato il dolore privato in una battaglia collettiva per verità e giustizia, e nei meccanismi di delegittimazione che hanno accolto la ribellione al femminile: sono puttane, ma soprattutto pazze, depresse e instabili le donne che parlano e che, parlando, disturbano la ’ndrangheta e imbarazzano la società. Dalla storia dimenticata della studentessa di Firenze Rossella Casini, uccisa nel 1981 perché considerata “infame” (aveva spinto alla collaborazione il fidanzato calabrese, coinvolto in una faida), fino alle vicende più recenti di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giusy Pesce, donne di ’ndrangheta diventate nemiche di “famiglia” per cambiare un destino apparentemente già scritto.

Per il suo stile di scrittura e la capacità di analisi, Francesca Chirico ha ricevuto già diversi premi letterari, in questo suo ultimo lavoro ripercorre volti e voci indimenticabili, restituendo l’immagine di una terra ostinatamente in cerca d’ascolto. Una terra che parla con la voce di donna.

fonte: scirocconews