‘Ndrangheta: arcivescovo Nunnari in Commissione consiliare Calabria

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‘Ndrangheta: arcivescovo Nunnari in Commissione consiliare Calabria

25 Settembre 2012 – 18:27

(ASCA) – Catanzaro, 25 set – ”Grazie per l’invito, che ho accolto da vescovo ma anche da figlio di questa terra. Sono venuto qui con lo stesso spirito, di riflessione e di confronto, che l’8 settembre scorso, nel giorno che Cosenza festeggia la Madonna del Pilerio, mi ha mosso a scrivere l’appello ‘agli uomini della mafia”’. Partecipando ai lavori della Commissione consiliare contro la ”ndrangheta in Calabria presieduta da Salvatore Magaro’, Monsignor Salvatore Nunnari – arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano – svela alcuni retroscena della sua ”riflessione pastorale” dell’8 agosto che per molti e’ stata uno schiaffo alle cosche ma anche un salutare pugno nello stomaco agli uomini dei Palazzi ed alla stessa societa’ civile.

Racconta di quella volta che un commerciante amareggiato gli disse ”anche voi della Chiesa adesso avete il vostro racket” mostrandogli un blocchetto di raccolta-fondi per la festa patronale di una frazione del Reggino. ”In cambio – riferisce il presule – il comitato dei festeggiamenti di cui facevano parte molti esponenti della ‘Ndrangheta avevano preteso cinque milioni di lire: allora la nostra risposta fu la sospensione della festa e la chiusura della chiesa”.

”Ecco perche’ – aggiunge – nel mio appello ho voluto dire basta con la strumentalizzazione della devozione alla Madonna e ai Santi a cui solo cuori purificati e semplici possono accostarsi. Ecco perche’ ai mafiosi ho ricordato che se Cristo e’ la vita e la verita’, il loro agire li mette dalla parte della morte e della menzogna”.

L’eccezionale ”audizione” di monsignor Salvatore Nunnari a Palazzo Campanella registra anche un annuncio senza precedenti: ”Gia’ nelle prossime settimane – anticipa l’arcivescovo – mi rechero’ nelle carceri calabresi, comincero’ a Cosenza e poi a Paola e a Reggio, per portare il mio appello ai detenuti”.

”Qualcuno mi ha sconsigliato – ammette – ma io voglio dir loro guardandoli negli occhi che sono anche loro uomini e che quindi il male non puo’ essere l’assoluto nella loro vita; voglio esortarli ad aprire il loro cuore al messaggio eterno del Vangelo che e’ annuncio di liberazione e di salvezza e non ha nulla a che fare con le false devozioni”.