‘Ndrangheta 15 arresti nella Locride-In manette politici locali

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REGGIO CALABRIA operazione contro la ‘ndrina Commisso

“Falsa politica”, 15 arresti nella Locride
In manette anche politici locali

Coinvolti ex consigliere regionale, ex consigliere provinciale di Reggio Calabria e un consigliere comunale di Siderno. La loro presenza negli enti era funzionale agli interessi della cosca mafiosa

Cosimo Cherubino

SIDERNO (Reggio Calabria) – Un patto di ferro tra politica e ‘ndrangheta. Condizione principale per garantire stabilità e buon governo nella città di Siderno, centro dello Jonio reggino.

L’alleanza è stata interrotta dalle indagini della dda di Reggio Calabria che ha chiesto ed ottenuto dal gip Silvana Grasso, il provvedimento di arresto per 15 persone tra politici e affiliati al clan Commisso. Gli arresti sono stati eseguiti dalla squadra mobile guidata da Gennaro Semeraro in collaborazione con lo Sco. Tra le persone finite in carcere nell’operazione denominata “Falsa Politica” un ex consigliere regionale del Pdl, Cosimo Cherubino, 45 anni, un ex consigliere provinciale di Reggio Calabria Rocco Agrippa, 39 anni, l’attuale consigliere comunale di Siderno Domenico Commisso, 37 anni, Antonio Commisso, 39 anni e Giuseppe Tavernese, 38 anni, rispettivamente ex assessore ed ex consigliere comunale di Siderno, nella giunta guidata da Alessandro Figliomeni, attualmente in carcere per associazione mafiosa.

Rocco Agrippo

Domenico Commisso

Giuseppe Tavernese



COLLETTI BIANCHI – Sette gli avvisi di garanzia che hanno raggiunto altri esponenti politici. Per l’accusa la presenza dei politici all’interno degli Enti era funzionale agli interessi della cosca. In particolare Cosimo Cherubino prometteva al clan Commisso di salvaguardare, nell’esercizio delle sue funzioni, l’interesse della cosca. L’operazione “Falsa Politica” rappresenta un nuovo filone d’indagine dopo le inchieste Crimine e Recupero, di qualche anno fa, che hanno permesso di individuare i legami tra politica e ‘ndrangheta in provincia di Reggio Calabria, con interessi anche in Lombardia, Piemonte, America e Australia. Inchieste che hanno smascherato colletti bianchi al servizio dell’organizzazione mafiosa, pronta al salto di qualità in politica tanto da decidere anche i nomi delle persone da candidare non solo a livello regionale, ma anche in Parlamento.

IL DIRETTORE- CONSIGLIERE – Il personaggio più noto di quest’ operazione è senz’altro Cosimo Cherubino, 45 anni, già arrestato otto anni fa, sempre per presunti legami con la cosca Commisso di Siderno. Due anni fa aveva ricevuto un avviso di garanzia per voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa. Alle sue spalle ha una lunga carriera politica. È stato consigliere provinciale nel 2002 e tre anni dopo è stato eletto alla Regione nelle fila dello Sdi, riportando nel collegio di Reggio Calabria 6.689 voti. In Consiglio regionale ha ricoperto l’incarico di segretario della VI Commissione consiliare “Affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero”, di segretario della Commissione consiliare “Bilancio, programmazione economica e attività produttive”, ed è stato inoltre vice presidente della Commissione speciale di vigilanza. Nel 2010 ha abbandonato la casacca dello Sdi per ricandidarsi al Consiglio regionale con il Pdl, ma non è stato eletto. Laureato in Economia e Commercio Cherubino è direttore dell’Istituto scolastico privato Giacomo Leopardi di Siderno.

Gli arrestati:

AGRIPPO ROCCO  (cl. ’73)

ARMOCIDA GIUSEPPE (cl. ’59)

CHERUBINO COSIMO (cl. ’71)

COMMISSO ANTONIO (cl. ’73)

COMMISSO DOMENICO (cl. ’75)

COMMISSO SALVATORE (cl. ’40)

COMMISSO ROCCO (cl. ’80)

FIGLIOMENI COSIMO (cl. ’77)

FUTIA PIETRO (cl. ’84)

ROMANELLO PASQUALE (cl. ’66)

TAVERNESE DAMIANO ROCCO (cl. ’46)

TAVERNESE GIUSEPPE (cl. ’74)

TAVERNESE ROCCO, alias  Robertino (cl. ‘ 75)

VERBENI GIOVANNI  (cl. ’55)