De Sena a Galullo: “Cambiare approccio con la Calabria”

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De Sena a Galullo: “Cambiare approccio con la Calabria”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di seguito la nota inviata da Luigi De Sena al blog di Roberto Galullo

Caro Roberto,
sarebbe un gran passo in avanti se si iniziasse a parlare della Calabria diversamente, concentrando cioè l’ attenzione su quella parte di popolazione onesta e capace
che lavora in silenzio, dignitosamente,  con grande spirito di sacrificio e grande senso del dovere.

In Calabria la gente onesta esiste.

Prima da Prefetto di Reggio Calabria con funzioni speciali e poi da parlamentare ho deciso di interessarmi con continuità a questa terra in virtù della presenza, riscontrata personalmente sul posto, di gente perbene, imprenditori, lavoratori e giovani effervescenti che meritano di essere rappresentati, valorizzati e ascoltati in maniera adeguata.
Ogni regione, non solo la Calabria, ha la sua anima nera, tuttavia, ciò non impedisce la esistenza anche della parte opposta. È quest’ ultima che i calabresi devono fare emergere  prepotentemente facendo squadra tra onesti, dandosi forza e stimolo a vicenda, così da sprigionare un sussulto d’ anima forte, talmente forte da riuscire a tradursi in un fermento pacifico positivo e orientato verso la pretesa legittima di un reale riscatto e sviluppo del territorio che spetta indiscutibilmente a tutti i cittadini calabresi.
In Calabria le persone oneste ci sono e non sono poche, solo che, per una forma di  genuino pudore o per eccesso di timidezza, tendono a rimanere nell’ ombra anche perché oscurate da una tendenza diffusa all’ esaltazione di  tutto ciò che è spettacolare e proteso allo scalpore mediatico: se la gente onesta e capace venisse pubblicizzata come la ‘ndrangheta, in Calabria avverrebbe già una prima, grande, rivoluzione.
Fermenti positivi se ne registrano, basti pensare alle reazioni della cittadinanza reggina post attentati al Procuratore Di Landro. I movimenti e le manifestazioni succedutesi alle innumerevoli intimidazioni alla magistratura calabrese hanno suscitato un forte sentimento di ribellione che si è  manifestato in lunghi e fitti cortei di gente che ha sfilato civilmente per le vie delle città calabresi senza compiere alcun gesto eclatante o sconsiderato ma semplicemente facendo valere i propri valori ed esplicitando la propria disapprovazione dinanzi a logiche ed azioni criminali perpetrate ai danni di chi opera in nome della giustizia e della legalità.
Non immagino una Calabria senza calabresi, né intendo immaginarla!
Una speranza di cambiamento esiste ed è affidata alle nuove generazioni. Generazioni alle quali appartengono l’ Orchestra dei giovani Fiati di Delianuova, quelli dell’ Istituto “Fermi” di Bagnara Calabra che hanno rappresentato l’Italia in Parlamento attestandosi vincitori delle competizioni europee a Strasburgo.  E ancora, i giovani reggini citati dal Presidente Napolitano, i giornalisti calabresi con cui ho avuto il piacere di interloquire più volte, i giovani impegnati in politica che rivendicano i propri diritti senza dimenticare i propri doveri, e tutte le forze sane che animano il territorio calabrese rappresentando, prima ancora che una speranza, la possibilità reale di un futuro migliore per questa regione.
Le Istituzioni e la politica tutta hanno il dovere di seguire e supportare i giovani nel loro percorso formativo personale e professionale. Questo deve essere assunto come impegno assoluto e prioritario dalle classi dirigenti attuali che non possono, nella maniera più categorica, disinteressarsi al destino dei tanti giovani e dei giovani calabresi che, giustamente, si rivolgono e confidano in tutti noi per uscire da questa condizione immeritata di sconfortante prospettiva futura.
Il mio sogno è una Calabria governata in futuro dagli attuali, onesti, giovani calabresi. Il mio auspicio è che dimostrino nel tempo di essere all’ altezza, con la loro azione e il  loro contributo, di non fare avvenire mai più alcun commissariamento nella regione; mentre spetta a noi, contestualmente, far funzionare in maniera corretta, e una volta per tutte, la intera macchina della Pubblica Amministrazione, oggi, deficitaria non solo in Calabria ma in tutto il resto della Nazione.
Certo è che la Calabria ha bisogno, in primis, di un impegno costante e caparbio da parte dei suoi cittadini per riprendersi, sempre tenendo presente che, a volte, le riserve mentali, i luoghi comuni e le secche della speranza incidono negativamente sulla prospettiva futura della popolazione assai più del crimine organizzato.

Senatore Luigi De Sena
Vice Presidente Commissione Parlamentare Antimafia