CINQUANTAMILA CALABRESI SUL CORSO GARIBALDI PER DIRE NO ‘NDRANGHETA

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Una fiumana di gente, quasi seicento adesioni, in partenza da Piazzale della Libertà si è snodata nella mattinata del 25 settembre 2010, passando per il Museo Nazionale, Corso Garibaldi per concludersi in piazza Duomo. Un segno di speranza e di voglia di riscatto. Matteo Cosenza, direttore del “Quotidiano della Calabria”, che ha promosso l’iniziativa a Reggio ha detto: “Manifestazione perfettamente riuscita. C’è un pezzo di Calabria, che vuole crescere, che vuole riscattarsi, che vuole conquistare serenità, tranquillità e fiducia nel futuro. Una Calabria che ha bisogno di coraggio e forse da questa manifestazione riuscirà ad averlo” Bambini, adulti ed anziani, donne ed uomini, anche con i pattini a rotelle hanno sfilato sull’arteria principale della città della Fata Morgana. Riferimenti, E adesso ammazzateci tutti, striscioni, contro il potere della criminalità, contro la ndrangheta e contro un sistema che vuole sottomettere il senso di legalità dei calabresi, che rivendicano la voglia di riscatto; assieme a cartelli e magliette colorate contro la ‘ndrangheta. Un segnale di luce in una giornata caratterizzata dalle avvisaglie del maltempo che vuole cancellare il buio che la ‘ndrangheta rappresenta per il territorio e per i calabresi. In marcia, oltre ai rappresentanti politici, ai gonfaloni dei comuni e delle istituzioni, anche cittadini comuni e moltissimi bambini e studenti, identificabili dal simbolo antimafia della gerbera gialla, e provenienti da tutta la Calabria.

REGGIO CALABRIA, CINQUANTAMILA CALABRESI SUL CORSO GARIBALDI, SOLLECITATI DA “IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA”, URLANO IL LORO CONVINTO E PERSUASO “NOOOOO!” ALLA ‘NDRANGHETA, INSIEME PER UNA NUOVA CALABRIA


Il video integrale e la galleria fotografica della manifestazione con interviste e interventi. Una esclusiva di Mediterraneonline.IT

Un grosso sit-in organizzato dal Quotidiano della Calabria e dal direttore del giornale calabrese, Matteo Cosenza dopo l’ultimo attentato al procuratore generale della città dello Stretto, Salvatore Di Landro. Migliaia di persone, presenti a piazza De Nava, hanno urlato a squarciagola ” Siamo liberi, siamo tanti, della ‘ndrangheta siamo stanchi”. Alla manifestazione ha partecipato anche il presidente della Giunta regionale calabrese, Giuseppe Scopelliti, presente assieme al presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, assieme ad altri. All’iniziativa contro la criminalità organizzata hanno partecipato inoltre, sindaci, consiglieri ed assessori, comunali e provinciali, arrivati da ogni parte della regione con i propri gonfaloni, parlamentari calabresi e componenti del Consiglio e della Giunta della Regione Calabria. Conf-agricoltura, Conf-commercio, Conf-artigianato, Coldiretti, le scuole superiori, l’Università, Libera, Coordinamenti vari, enti ed associazioni, volontariato: Nella città del Bergamotto, per fermaci agli ultimi mesi, si sono consumati gli episodi che hanno mostrato il volto più spavaldo della ‘ndrangheta. Dalla bomba piazzata davanti la Procura Generale, all’auto carica di armi, ritrovata il giorno della visita del presidente Napolitano, sino alle ripetute minacce ai magistrati, l’ordigno sotto l’abitazione del procuratore Di Landro. Tutti segnali precisi, lanciati dalle cosche, nel tentativo di rispondere con la forza dell’intimidazione ad una massiccia attività di contrasto messa in campo dalla magistratura e dalle Forze dell’ordine.