Reggio Calabria. Beni per 40 milioni di euro sequestrati dalla Dia
Reggio Calabria 12 giugno 2009. Beni per 40 milioni di euro sono stati posti sotto sequestro dal personale del Centro operativo Dia di Reggio Calabria su disposizione del la sezione misure di prevenzione del Tribunale reggino.
L’aggressione ai patrimoni delle ‘ndrine della Piana ha riguardato beni riconducibili a Domenico Rugolo, 74 anni, di Oppido Mamertina, considerato il capo dell’omonima cosca di Castellace, Natale Princi, 43 anni, di Delianuova, residente a Gioia Tauro, imprenditore e agli eredi del defunto Antonino Princi, fratello di Natale, già presidente della Deliese e vice presidente del Catanzaro.
Il sequestro dei beni agli eredi di Nino Princi, deceduto nel maggio dello scorso anno dopo alcuni giorni di agonia, in seguito all’esplosione di una bomba sotto la sua auto, è stato possibile grazie alla legge entrata in vigore dieci mesi fa e che è stata applicata per la prima volta in Italia. La legge, infatti, consente di richiedere la confisca di beni a carico di un soggetto deceduto prima della formalizzazione della proposta di misura di prevenzione al Tribunale, purché non siano trascorsi 5 anni dal decesso. I particolari dell’indagine patrimoniale svolta dalla Dia sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la struttura Dia di via Calamizzi.All’incontro con i giornalisti erano presenti il procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone, il direttore nazionale della Dia generale Antonio Girone, il direttore del Centro Dia reggino colonnello Francesco Falbo, i funzionari Lucio Carluccio (Dia Roma), Leonardo Papaleo, Sebastiano Lentini, questi ultimi due della Dia di Reggio Calabria. Scritto da Luigi Palamara in data giugno 12th, 2009 per melito on line