IL MAXIPROCESSO 128 DETENUTI ALLA SBARRA

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IL MAXIPROCESSO

'Ndrangheta, 128 mafiosi alla sbarra

Al via la maxi udienza contro esponenti più e meno ilustri accusati di svariati reati, tra i quali l'estorsione, il traffico di stupefacenti e di armi  e l'omicidio. Per condurre gli imputati in aula sono stati necessari 10 pullman

Crotone, 9 marzo 2009 – È iniziato questa mattina, davanti al giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, Battaglia, il maxi processo che vede alla sbarra 128 imputati, in gran parte ritenuti affiliati alle cosche mafiose del crotonese, scaturito da due distinte inchieste condotte dai sostituti procuratori della Dda di Catanzaro Sandro Dolce e Pierpaolo Bruni e che sono sfociate in altrettante operazioni della Polizia: quella denominata Eracle, che risale all’aprile dello scorso anno e quella chiamata Perseus del successivo novembre.

La prima coinvolge esponenti delle cosche Vrenna-Corigliano-Bonaventura e Macrì, accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamenti, traffico di stupefacenti e di armi, omicidio; la seconda, affiliati ai clan Megna e Russelli della frazione Papanice di Crotone (accusati anche in questo caso di associazione mafiosa, traffico di droga e armi, estorsioni), ma anche esponenti politici e funzionari pubblici: quelli, insomma, coinvolti nel filone ‘Europaradiso', l’affare del secolo, secondo gli inquirenti, che avrebbe fatto gola alle cosche del crotonese. Affare che, peraltro, si è fermato alla compravendita dei terreni sui quali doveva sorgere il megavillaggio turistico.

È stato necessario impiegare dieci pullman per condurre nell’aula bunker di via Paglia gli oltre ottanta detenuti imputati nel processo; aula gremita all’inverosimile da circa duecento avvocati, molti dei quali rimasti in piedi, un centinaio di agenti di polizia penitenziaria e delle forze dell’ordine. La pubblica accusa era rappresentata dai due pm Dolce e Bruni. Il giudice Battaglia ha calendarizzato i lavori del processo rinviando al 12 marzo l’udienza nei confronti degli imputati attualmente detenuti nell’ambito dell’operazione Eracles per i quali i termini di custodia cautelare preventiva scadranno ol prossimo 6 aprile.
Quindi ha fissato al 23 marzo l’udienza per tutti gli altri imputati. Il giudice, inoltre, si è riservata la decisione sulle eccezioni di cinque avvocati della difesa ai quali non è stata notificata la richiesta di rinvio a giudizio e la data di fissazione dell’udienza preliminare. 

Nell’elenco delle persone imputate figurano i nomi dei principali esponenti delle cosche crotonesi come quello di Nicolino Grande Aracri, boss di Cutro, del fratello Ernesto e del suo braccio destro Vito Martino, di Cataldo Marincola, boss del locale di Cirò e di un suo fedelissimo, Giuseppe Spagnolo; di Domenico Megna, capo della cosca di Papanice e di Pantaleone Russelli, peraltro sospettato di avergli ucciso il figlio Luca Megna nel drammatico agguato nel quale rimase ferita anche la figlioletta di cinque anni.

Fra gli imputati anche gli esponenti politici e funzionari pubblici coinvolti nel filone Europaradiso: il consigliere comunale del Pd, dimessosi proprio a causa di questa vicenda, Giuseppe Mercurio, il presidente della Camera di commercio Roberto Salerno, l’ex direttore generale del Comune di Crotone Franco Sulla, l’ex sindaco reggente Armando Riganello e, inoltre, Emilio Brogi, capo di gabinetto del ministro dell’Ambiente, Aldo Cosentino, direttore generale dello stesso ministero e Riccardo Menghi, funzionario della Comunità europea.

Fonte Agi