BOSS ALVARO GESTIVA AFFARI DAL CARCERE

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'NDRANGHETA: REGGIO CALABRIA, BOSS ALVARO GESTIVA AFFARI DAL CARCERE

Reggio Calabria, 24 feb. – (Adnkronos) – Gestiva gli affari della cosca anche dal carcere Carmine Alvaro, capo dell'omonimo gruppo criminale operante a Sinopoli, destinatario di una delle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse del gip distrettuale di Reggio Calabria su richiesta della Procura. Arrestato nel 2005 dopo un periodo di latitanza, Alvaro si trova nel carcere di Torino e da li' secondo gli investigatori avrebbe continuato a dare indicazioni ai reggenti degli affari 'ndranghetistici nel suo territorio.

Dall'indagine e' emersa una fitta collaborazione con i Tegano, storica famiglia mafiosa di Reggio Calabria. In particolare sono emersi i rapporti con il reggente Paolo Schimizzi che pero' ora risulta irreperibile. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati armi e materiale esplosivo, di cui le persone arrestate dovranno rispondere oltre che riciclaggio e associazione mafiosa. Alvaro aveva organizzato un'attivita' di riciclaggio di denaro straniero di provenienza illecita, cioe' dinari croati. Le operazioni finanziarie, svolte sotto il controllo di Maurizio Grillone (37 anni), ammontano a 200mila euro. Dall'altro lato ci si serviva di un funzionario dell'Azienda forestale della Regione Calabria, Felice Romeo (47 anni). Entrambi sono finiti pure in manette. Secondo quanto riferito dagli investigatori rappresentano la ''zona grigia'' di cui i malviventi si servono.

''Abbiamo ottenuto questo risultato -ha detto in conferenza stampa il procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone elogiando la collaborazione tra polizia e carabinieri- grazie al nostro strumento principale: le intercettazioni''.