Il papà di Gianluca perplesso per la data scelta dal consiglio per il giono della memoria

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Il papà di Gianluca perplesso per la data scelta dal consiglio

per il giorno della memoria

Michele Inserra per il Quotidiano 

 Siderno Fa discutere la decisione del Consiglio Regionale di indicare, su proposta del Presidente Giuseppe Bova,il 16 ottobre,giorno del delitto a Locri del Vicepresidente Franco Fortugno, come la gionata della memoria per le vittime della ‘ndrangheta.Perplessità arrivano dagli ambienti associazionistici.Sulla vicenda è intervenuto Mario Congiusta (nella foto), il papà di Gianluca, l’imprenditore di Siderno ammazzato il 24 maggio del 2005.

Mario Congiusta, il consiglio regionale ha approvato nella seduta del giorno 3 una legge che prevede interventi a favore delle vittime della criminalità ed in materia di usura e contrasto alla criminalità. Che ne pensa?

 

Trattasi di un’ottima legge, che dopo un iter abbastanza tormentato, è stata finalmente approvata e che con qualche ulteriore modifica può diventare un modello per altre regioni.

Ritengo che le ulteriori modifiche possano nascere solo da una collaborazione con le associazioni di categoria antrace ed associazioni tra i famigliari delle vittime della criminalità.

In pratica, da due PDL una di iniziativa di un consigliere regionale della locride la 148 ed una di iniziativa della giunta la 153, entrambi del ‘96, nasce un emendamento sostitutivo che unifica le due pdl e dopo vari emendamenti migliorativi approda in consiglio per l’approvazione.

Emendamenti necessari se considera che la 148, per una dimenticanza del proponente, non escludeva dai benefici coloro che avevano riportato condanne per reati associativi; ma questa lacuna ed anche altre sono state colmata a seguito di segnalazioni di singoli Una anche mia riportata sul servizio URP della regione Calabria In data 26/9/2006) e di associazioni oppure con emendamenti di vari consiglieri regionali.

E’ una legge che sento anche mia vista la fattiva collaborazione con il precedente relatore Dionisio Gallo.

Mario Congiusta, nella seduta di ieri il Consiglio regionale ha istituzionalizzato la Giornata della memoria e ne ha fissato la data il 16 ottobre.

Si ho seguito questa fase, anche se non ho avuto il tempo di approfondirla.

Mi ricordo che la PDL approvata dal consiglio regionale nella seduta del giorno 3 ottobre al punto 15 recita 1. E' istituita la giornata regionale della memoria delle vittime della criminalità organizzata. Il Presidente della Giunta regionale approva, con proprio decreto, un programma di iniziative.

Oggi da quello che riesco a capire non è più il presidente della giunta a decidere ma il consiglio.

 Tra le associazioni dei familiari trapela una certa insoddisfazione per aver indicato il 16 ottobre.

Guardi, ognuno di noi vorrebbe che la giornata della memoria avvenisse il giorno della perdita del proprio caro e non le nascondo che, anche io avevo avanzato analoga richiesta per il 24 maggio, giorno in cui fu ucciso Gianluca, ho però fatto un passo indietro riconoscendo un mio errore forse giustificabile dall’egoismo di un padre ed in questa decisione mi ha aiutato anche il ricordo di una poesia del grande Antonio de Curtis in arte Totò,’A LIVELLA.

Lontana da me alcuna voglia polemica in merito, anche in virtù della stima che ho sempre avuto nei confronti di Franco Fortugno e della sua famiglia, mi sento di dire che credo che questa individuazione nella giornata del 16 ottobre sia dovuta ad un po’ di leggerezza legata ad una grande emotività del presidente Bova derivante dall’amicizia che lo legava al povero Franco.

La data non può che essere neutra, simbolica e mai personalizzata ad un solo evento,questo al fine di accomunarci tutti.

Ma un fatto è certo: ed è che nessuno può dire ai famigliari delle vittime innocenti della mafia calabresi come e quando fare memoria.

Quantomeno avrebbero dovuto sentirci.

Avrebbero dovuto sentire l’unica associazione che unisce i famigliari delle vittime che è Piana Libera e poi avrebbero dovuto sentire i referenti calabresi dell’associazione Libera di don Luigi Ciotti, associazioni delle quali faccio parte.

In particolare avrebbero dovuto sentire l’associazione Libera che da anni organizza la Giornata nazionale della memoria il 21 marzo di ogni anno, in una città sempre diversa.Quest’anno la scelta è caduta su Napoli.

Saremo comunque presenti accanto ai famigliari di Franco Fortugno il 16 ottobre ma non perché questo ci viene imposto da una legge regionale ma perché vogliamo condividere il loro dolore che è anche nostro, nostro, riferito a tutti i famigliari delle vittime.

Ritengo che quanto prima sentiremo le voci delle associazioni che ci rappresentano che sicuramente vorranno dire la loro e fare delle proposte, ammesso che, si riterrà utile la giornata regionale e non sufficientemente commemorativa quella nazionale del 21 marzo.

Ma questo non lo posso decidere né io né il Consiglio Regionale, ritengo, lo dovranno decidere tutti i famigliari delle vittime innocenti.