Criminalità: sventato piano evasione uomini mafia del Brenta

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Criminalità: sventato piano evasione uomini mafia del Brenta

Proseguono le indagini, da parte della Squadra Mobile di Padova, per individuare gli ideatori e rintracciare le armi che sarebbero servite al piano di evasione dei 17 persone detenute nel carcere di Vicenza.

Le forze dell'ordine sono alla ricerca dell'arsenale della Mala del Brenta. La fuga, secondo le rivelazioni di un 'pentito', ex carabiniere e poi rapinatore Raffaele Vassallo, avrebbe dovuto avvenire il prossimo 3 giugno in occasione del trasferimento da Vicenza a Padova per il processo.

La ricerca della armi si sta concentrando in un'area agricola del Padovano nei pressi di Legnaro. La Squadra Mobile di Padova ha eseguito ieri una serie di perquisizioni nella casa di campagna di uno degli imputati.

Il commando, oltre al piano di evasione, aveva in mente di uccidere il pubblico ministero che indaga su di loro Renza Cescon, e i capi della mobile che negli anni si sono succeduti a Padova, tra questi: Alessandro Giuliano e Marco Calì. Doveva essere un progetto di vendetta articolato e senza sconti.

Il piano degli ex uomini di 'Felicetto' Maniero, secondo quanto riferito da Vassallo che ha raccolto le confidenze dei suoi compagni di cella, prevedeva una finta evasione dal carcere di Vicenza per distogliere l'attenzione da quella vera prevista appunto il 3 giugno. In quella giornata il furgone, con a bordo i 17 imputati, avrebbe raggiunto l'aula bunker del carcere Due Palazzi a Padova per l'ultima udienza del processo. A quel punto un commando armato avrebbe atteso il furgone all'aula bunker, lo avrebbe bloccato e fatto fuoco sulla scorta per liberare i 17 uomini della 'mala' del Brenta.

Intanto si attende il 3 giugno per l'ultima fase del processo alla 'Mala del Brenta', sono 28 i luogotenenti di Felice Maniero alla sbarra sui quali pesa l'accusa di 90 rapine e nove tentati omicidi.