Bomba sotto l’auto a Gioia Tauro gravissimo un commerciante

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Antonino Princi è titolare di numerosi negozi e ha interessi anche nel calcio
E' in prognosi riservata. L'ordigno è stato fatto esplodere con un radiocomando

Bomba sotto l'auto a Gioia Tauro
gravissimo un commerciante

 

Secondo gli inquirenti si tratta di un vero e proprio attentato mafioso
L'uomo ha subito l'amputazione di gambe e braccia e ha perso la vista

 

GIOIA TAURO (Reggio Calabria) – Attentato contro un facoltoso commerciante di Gioia Tauro. Antonino Princi, 45 anni, é rimasto gravemente ferito nell'esplosione di un ordigno radiocomandato messo sotto la sua vettura. L'uomo ha avuto dilaniati una mano e una gamba e ha riportato gravi danni alla vista.

In serata i medici hanno effettuato ulteriori verifiche che hanno accertato che le lesioni, dovute all'esplosione, hanno provocato la cecità. Condotto presso gli Ospedali riuniti di Reggio Calabria, é stato sottoposto all'amputazione delle braccia e dell'altra gamba. L'intervento si é reso necessario perché la funzionalità degli arti era stata compromessa dalle gravi lesioni subite a causa dell'esplosione. Attualmente é ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione.

La Mercedes di Princi era parcheggiata in un cortile in cui si trovavano altre due automobili, rimaste danneggiate. A causa dell'esplosione è andata in frantumi anche l'insegna di un negozio vicino.

L'ipotesi seguita dagli inquirenti é che si tratti di un vero e proprio attentato mafioso. In tutta la piana di Gioia Tauro, dove nei mesi scorsi é stato ucciso in un agguato il boss Rocco Molè, di 42 anni, a capo dell'omonimo clan, da tempo gli equilibri criminali sembrano saltati, al punto che si ipotizza un duro scontro tra i principali clan del comprensorio, un tempo alleati.

Princi, originario di Rizziconi ma residente a Gioia Tauro, ha forti interessi commerciali in tutta la zona, essendo proprietario di una serie di negozi di abbigliamento e socio in alcune società che gestiscono supermercati nei centri commerciali aperti di recente nel Reggino. Coltiva interessi anche nel mondo del calcio. Negli anni scorsi era stato socio di riferimento del Catanzaro, quando la squadra militava in serie B.

A Gioia Tauro da tempo si respira una certa aria di tensione e nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri ha deciso lo scioglimento del Consiglio comunale per presunte infiltrazioni mafiose. Secondo gli inquirenti (le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, anche se é già intervenuta la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria) l'attentato sarebbe un messaggio chiaro e diretto.

(26 aprile 2008)