OSPEDALE DI SIDERNO: documento dell’”Associazione Locride Impresa”
di Marcello Attisano
Un sogno a lungo coltivato è stato cancellato brutalmente da una decisione che consideriamo assurda e che non tiene conto dei risultati conseguiti sul campo.
Un sogno a lungo coltivato è stato cancellato brutalmente da una decisione che consideriamo assurda e che non tiene conto dei risultati conseguiti sul campo. Una esperienza fortemente voluta da una comunità è stata cancellata con una decisione verticistica, da una classe politica scadente, che offende profondamente la professionalità assicurata da un ente ospedaliero, che pur fra tante difficoltà, aveva offerto buona medicina in una realtà disastrata quale è quella della “Locride”, dove si sono affannati a scendere, in occasione dell’omicidio Fortugno, tutte le autorità dello Stato a professare la propria disponibilità ad essere protagonisti di una svolta significativa dell’interesse dei poteri dello Stato verso comunità troppo a lungo lasciate a se stesse. L’ “Associazione Locride Impresa” (ALI), di recente costituita nella “Locride” nasce per svincolare l’intero territorio da questa cappa di sudditanza ed immobilizzazione per la promozione, lo sviluppo, socio – economico e culturale. l’Associazione ALI, fa appello alla mobilitazione contro quello che considera un sopruso inaccettabile in un regime di democrazia. Con la scusa di operare per la razionalizzazione dei servizi sanitari si taglia così il ramo più produttivo e che più riscuoteva la fiducia dei cittadini; in un momento in cui si scoprono i piccoli ospedali perché più adatti per garantire ai cittadini un ambiente il più utile per meglio curarli, si chiude quel presidio che meglio ha posto al centro del proprio operare la dignità e la salute delle comunità nel momento di maggior bisogno. La passione civile, l’emancipazione sociale, la buona medicina offerta, in un mare di difficoltà, dall’ospedale di Siderno non esistono più. Oggi Siderno garantisce oltre 1500 interventi l’anno, con due sale operatorie attive, più una sala per la chirurgia ambulatoriale. Con questi cambiamenti, quale riscontro positivo avrà la sanità in generale? Come verranno sistemati i sanitari da Siderno a Locri con una sola sala operatoria? Non sarà un salto nel buio? Naturale che le attese diventeranno lunghe e insostenibili (più di quanto già non lo siano) e chi ci rimetterà sarà sempre e solo il cittadino che ha bisogno di cure. E’ per caso indice di serietà per la classe politica, sostenere da anni che questo è un territorio a “vocazione turistica”, quando poi, viene tolto in un paese una struttura essenziale come l’ospedale? L’esistenza di un ospedale, per un turista diviene sinonimo di tranquillità. Che senso ha pretendere sicurezza sul lavoro per migliaia di imprese, artigiani, lavoratori, quando poi non esiste una struttura ospedaliera? la cittadinanza come affronterà un’eventuale emergenza? L’”Associazione Locride Impresa” fa appello alla ragionevolezza del commissario De Luca, affinché sia conservato, alla buona medicina che ha sempre assicurato, il nostro ospedale che, non dimentichiamo, è stato costruito con i soldi dei sidernesi. Altre volte il nostro ospedale è stato oggetto di atti politici incoerenti e sempre i cittadini di Siderno e della “Locride” hanno difeso quello che consideravano il loro ospedale, l’hanno fatto con passione e senza alcun interesse, ancora oggi vi chiediamo la stessa mobilitazione per impedire un atto di prevaricazione in nome di una ristrutturazione incoerente e brutale. |