Ucciso mentre rientrava a casa

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Agguato a Bruzzano Zeffirio contro Giovanni Politanò, 46 anni vicesindaco della cittadina del Reggino .

BRUZZANO ZEFFIRIO. Lo ha colto di sorpresa, alle spalle, mentre stava per aprire la porta di casa e lo ha ucciso sparandogli con un fucile calibro 12. Così è morto Giovanni Politanò, di 46 anni, ex vicesindaco del Comune di Bruzzano Zeffirio, un piccolo centro collinare della locride.

  L’agguato è stato compiuto nella serata di domenica, ma solo lunedì in tarda mattinata è stato scoperto dai carabinieri della Compagnia di Bianco, grazie alla telefonata di un passante che ha visto il cadavere riverso per terra ed ha dato l’allarme. In questi giorni, infatti, l’uomo era a casa da solo, visto che la moglie e le figlie si trovano in Svizzera da alcuni parenti. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, Politano, che lavorava come fabbro, stava rientrando nella sua abitazione in contrada Marinella, la zona costiera di Bruzzano che dista una decina di chilometri dal centro, quando una persona gli ha sparato contro cinque colpi di fucile, tre dei quali lo hanno raggiunto tra la schiena ed un fianco. Politanò, eletto al Consiglio comunale di Bruzzano con una lista civica, era stato assessore ai Lavori pubblici e, per un breve periodo, anche vicesindaco. Nel settembre 2004 si era dimesso da consigliere insieme ad altri sei. Le dimissioni dei sette consiglieri, quattro dei quali di opposizione, motivate con il grave deficit di bilancio e con dissidi con il sindaco, portarono allo scioglimento del Consiglio ed a nuove elezioni alle quali, però, Politanò non si era ripresentato. Adesso la sua uccisione sembra un vero rompicapo per gli investigatori. Politanò, infatti, era incensurato, così come i componenti della sua famiglia, e agli investigatori non risulta avesse frequentazioni con persone legate ad ambienti malavitosi o che avesse mai subito minacce o intimidazioni. Per cercare di venire a capo del delitto, i carabinieri hanno cominciato a sentire i conoscenti dell’uomo ed i suoi ex colleghi al Comune. Sono stati sentiti anche, come di prassi in questi casi, alcuni pregiudicati. Gli investigatori sperano così di riuscire ad apprendere qualche particolare per risalire al movente del delitto e capire, tra l’altro, se possa essere collegato in qualche modo alla sua attività di amministratore. Il fatto che si fosse dimesso nel 2004 e non si fosse presentato alle elezioni successive, però, sembrerebbe far escludere questa ipotesi. Le indagini dei carabinieri, comunque, allo stato sono orientate in ogni direzione.Dal giornale di calabria