L’IMPRENDITORE FILIPPO CALLIPO SU QUANTO AFFERMATO DAL PREFETTO LUIGI DE SENA

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 “L’analisi del Prefetto Luigi De Sena sull’inaffidabilità della Pubblica Amministrazione calabrese è agghiacciante ma non mi sorprende – poiché da tempo parlo degli effetti deleteri della cosiddetta “mafia con la penna” sull’intero sistema economico e sociale calabrese – e mi induce a sostenere che le osservazioni del Dottor De Sena sono in piena sintonia con quanto gli imprenditori denunciavano, inascoltati. E’ oltremodo demoralizzante che queste cose, pur essendo state rilevate più volte e più volte analizzate, non ricevano l’attenzione loro dovuta dallo Stato e da parte di chi dovrebbe occuparsi maggiormente di come girano l’economia e l’amministrazione pubblica in una regione che, fino a prova contraria, è una regione  italiana ed europea. Purtroppo i riflettori sui guasti sociali, amministrativi e politici della mia regione si accendono solo quando succede qualcosa di traumatico, per poi spegnersi qualche giorno dopo.Mi chiedo, quindi: cos’altro deve succedere in Calabria per indurre lo Stato a prendere decisioni forti, serie, mirate e risolutive? La politica calabrese, come si nota anche in questi giorni, dopo una prima crisi, ne ha, a distanza di meno di un mese, aperta un’altra, per cui non ha in sé la possibilità obiettiva di affrontare nessuno dei problemi seri che assillano i calabresi. Mi auguro che lo Stato non vorrà lasciare sola un’intera regione (figlia prediletta del nuovo governo come ebbe a dire il nostro Presidente Prodi in occasione di una sua visita a Reggio Calabria) la cui stragrande maggioranza dei cittadini è seria, onesta e laboriosa, ma soffre fortemente i condizionamenti dei poteri illegali e non dispone di una rappresentanza politica che sia in grado di occuparsi né dei problemi straordinari né della normalità”.    Pippo Callipo  Pizzo, 28 Novembre 2006