CALABRIA/REGIONE: RIUNIONE COMMISSIONE CONTRO FENOMENO MAFIOSO

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ASCA) – Reggio Calabria, 27 set – La Commissione consiliare contro il fenomeno della mafia del Consiglio regionale della Calabria si e' riunita stamani, presieduta dall'on Giuseppe Guerriero, per esaminare alcune proposte di legge di iniziativa di vari consiglieri in materia di lotta alla criminalita' e di sostegno alle vittime dell'usura Accogliendo all'unanimita' la proposta del presidente
Guerriero, la Commissione, preso atto dell'unitarieta' degli
argomenti e dei temi inseriti nei progetti di legge, ha
deciso di unificare i singoli articolati con il
coordinamento formale, con l'obiettivo di giungere ad un
unico testo, da sottoporre successivamente al Consiglio.
''Sono convinto delle indicazioni suggerite dai vari
consiglieri – ha sottolineato Giuseppe Guerriero – della
necessita' di imprimere un carattere fortemente unitario alle
proposte di legge di questa Commissione. La gravita' della
situazione dell'ordine pubblico in Calabria non sfugge a
nessuno – ha proseguito Guerriero – e c'e' quanto mai bisogno
di certezza di diritto e risposte efficaci nella lotta al
crimine organizzato. Ho assunto l'iniziativa, proprio perche'
la Calabria e' la Regione prediletta del presidente Romano
Prodi, di invitare nella nostra terra il Ministro
dell'Interno, Giuliano Amato, convinto che occorra dare un
segnale forte, di incoraggiamento ed aiuto a imprenditori ed
amministratori pubblici, i piu' colpiti dalle intimidazioni
mafiose. Stamani – ha detto Guerriero – prima dell'inizio
della Commissione, ho incontrato a Palazzo Campanella il
papa' di Gianluca Congiusta, un giovane assassinato qualche
anno addietro a Siderno. Non e' stato facile trovare le
parole giuste per una persona, una famiglia cosi' duramente
colpite. In Calabria – ha detto ancora Giuseppe Guerriero –
si contano troppi omicidi senza responsabili e questo e'
incompatibile con una democrazia, mina la sicurezza e asperge
a piena mani la sfiducia dei cittadini nei confronti dello
Stato e delle istituzioni
. Ecco perche' condivido in pieno –
ha concluso Guerriero – l'intervista rilasciata ieri dal
presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, ecco
perche' dico che le denunce e gli appelli di magistrati in
prima linea, come il sostituto procuratore Nicola Gratteri
non possono rimanere senza risposta''.
red/mcc/rs