Mafia: 34 anni fa moriva Impastato
diretta web per ricordare la sua Radio Aut
Nell’etere e online dibattito e interventi su libertà di informazione e lotta alla criminalità, nel giorno in cui Peppino avrebbe compiuto 64 anni
ROMA – Giovedì 5 gennaio Peppino Impastato avrebbe compiuto 64 anni. E magari non se ne sarebbe potuto andare in pensione. Ma i suoi problemi erano altri: faceva il politico, il giornalista, parlava alla radio, la sua Radio Aut, come tanti altri suoi coetanei di quegli anni, però combattendo la mafia, che lo fece uccidere il 9 maggio del ’78. Trentaquattro anni fa. A Peppino è dedicato un film, «I cento passi» di Marco Tullio Giordana, cento passi come la distanza dalla casa di Impastato a quella del boss Tano Badalamenti, il mandante del suo assassinio. Oggi Cento passi è una radio, proprio come Radio Aut, che non vuole farsi chiudere la bocca, in cerca della verità, nonostante abbiano fatto di tutto per riuscire a spegnerla. E oggi, per «Buon compleanno, Peppino!», dai suoi microfoni, in video streaming, parte una diretta non stop fino a mezzanotte.


GLI INTERVENTI – Ambiente, sviluppo sostenibile e città pulite sono le nuove battaglie per la libertà, che non potevano mancare in questa giornata. Così come, i collegamenti telefonici con le reti 100 passi sparse in tutto il mondo, tra i miracoli della breve vita di Impastato. Quelle di Roma, Bari e Milano sono state chiamate all’appello, ma ce ne saranno anche da Hannover, e tanti altri posti in ogni angolo del mondo. Infine, si preannunciano toccanti gli interventi, tra gli altri, di Ivan IMD, ovvero uno dei protagonisti della Squadra catturandi di Palermo, e di Franca Imbergamo, magistrato nel processo a Tano Badalamenti. E se la cultura della legalità (o del coraggio) ieri parlava da una radio, oggi è anche nell’utilizzo intelligente dei social network: Radio 100 passi è infatti ascoltabile anche da facebook, dove la sua pagina conta 67881 iscritti. E Peppino sarebbe stato sicuramente uno di loro.