Arrestato dopo 8 anni Carmelo Barbaro killer dell’ndrangheta

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Arrestato dopo 8 anni Carmelo Barbaro
killer dell’ndrangheta

REGGIO CALABRIA (13 settembre) – È finita dopo otto anni, nello studio di un chirurgo estetico, la latitanza di Carmelo Barbaro, di 61 anni, considerato dagli investigatori uno dei killer della cosca De Stefano-Tegano di Reggio Calabria, il cui nome era inserito nell’elenco dei 30 ricercati più pericolosi d’Italia.

Latitante dal 2001, dopo che una condanna a 22 anni e cinque mesi di reclusione per associazione mafiosa, omicidio ed altro era passata in giudicato, l’uomo è stato indicato da alcuni collaboratori di giustizia come l’esecutore materiale di alcuni degli omicidi commessi nel corso della guerra di mafia a Reggio.

A porre fine alla fuga di Barbaro sono stati i carabinieri del Comando provinciale di Reggio che dopo un anno di pedinamenti a persone ritenute vicine al latitante e di appostamenti, stasera hanno individuato Barbaro nello studio di un chirurgo estetico dove si era recato per farsi cancellare alcuni tatuaggi dal petto.


I carabinieri hanno atteso pazientemente che Barbaro entrasse nello studio, situato nella zona di Ponte della Libertà, quindi, quando hanno avuto la certezza che il latitante non sospettasse niente, sono entrati in azione facendo irruzione. L’infermiera, alla vista dei militari, ha tentato di nascondere la cartella clinica del paziente su cui c’era il vero nome di Barbaro, ma non c’è stato niente da fare.

I militari, oltre al latitante, hanno ammanettato anche lei, Maria Assunta Condello, di 40 anni, di Varapodio, il medico, Francesco Pisano (61), e due coniugi che hanno accompagnato Barbaro, Agostino Ceriolo (65) e Anna Pellicone (58), di Reggio Calabria. Per tutti e quattro l’accusa è di procurata inosservanza di pena, un reato più grave del favoreggiamento, contestato in quanto Barbaro era stato condannato con sentenza passata in giudicato. Barbaro, al momento dell’arrivo dei carabinieri, ha accusato un lieve malore, ma i medici dell’ospedale hanno escluso qualsiasi problema, tanto che l’uomo è stato portato in carcere subito dopo.

Complimenti ai carabinieri di Reggio Calabria sono giunti dal ministro della Difesa Ignazio La Russa che ha telefonato al comandante generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli pregandolo di rivolgere agli uomini impegnati nell’operazione le sue congratulazioni. «L’attività dei carabinieri da agosto ad oggi – ha sostenuto La Russa – ha assicurato numerosi latitanti alla giustizia e anche in quest’ultima occasione ha compiuto una brillante operazione investigativa seguita da una impeccabile azione operativa che come nei casi precedenti ha ottenuto il risultato senza l’uso della forza e impedendo ogni reazione».