ARRESTATO FORTUNATO GIORGI

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In cella Fortunato Giorgi, tra i 100 ricercati più pericolosi del Paese per il Vicinale

 

San Luca (Reggio Calabria). Sfidare gli agenti sul terreno a lui più congeniale, le asperità di un precario rifugio aspromontano, stavolta non gli è servito.

Da oggi è finita davvero l’interminabile fuga del super-ricercato Fortunato Giorgi, 43 anni, latitante ormai da 9: gli uomini della Squadra mobile della Polizia guidati da Renato Cortese e del Commissariato di Bovalino (agli ordini di Luciano Rindone: nella fotografia, i due investigatori insieme) hanno snidato il ricercato mentre, in territorio sanluchese, tentava una volta ancora di mimetizzarsi e sfuggire all’arresto in un covo di fortuna.

 

Non era armato, Giorgi, al momento dell’arresto: non ha neppure abbozzato un tentativo di resistenza agli uomini delle forze dell’ordine (che, del resto, sarebbe risultato del tutto vano).

 

Ritenuto dagli investigatori un vero e proprio "colonnello" della cosca Pelle-Vottari-Romeo – giusto una delle famiglie direttamente coinvolte, in odio ai Nirta-Strangio, nella cruentissima "faida di San Luca" culminata nel massacro bestiale di Duisburg, alla pizzeria-ristorante "Da Bruno", nel Ferragosto 2007 – adesso Fortunato Giorgi dovrà scontare una severa condanna a un quarto di secolo di reclusione per un "classico" 416-bis: associazione a delinquere di stampo mafioso.

 

Nell’ambito dell’inchiesta Stupor Mundi contro il narcotraffico, erano stati posti degli importanti "paletti" proprio a quanto attiene alla latitanza di Fortunato Giorgi insieme al fratello Bruno e al presunto complice Giancarlo Polifroni: l’accorta investigazione aveva anche portato all’arresto di Bruno Giorgi (appunto, il fratello dell’ormai ex "primula rossa" dei Pelle-Vottari) in territorio belga, a Manage-Charleroi, nelle Ardenne.