ESTRADATO GIOVANNI STRANGIO

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E’ ritenuto il protagonista e la “mente” della strage di Duisburg, nell’ambito della faida di San Luca

Lotta europea alle ‘ndrine: estradato Giovanni Strangio!

Reggio Calabria. Estradato in Italia Giovanni Strangio, la presunta "mente" della strage di ‘ndrangheta eseguita a Duisburg, in NordReno-Westfalia…

Reggio Calabria. Estradato in Italia Giovanni Strangio, la presunta "mente" della strage di ‘ndrangheta eseguita a Duisburg, in NordReno-Westfalia…

 

Giovanni Strangio, l’uomo dagli occhi blu e dai capelli scuri, è nato a Siderno 30 anni fa e risiede a Kaarst, e lì è titolare di due pizzerie. E’ stato arrestato nel marzo scorso ad Amsterdam, dopo due anni e mezzo di latitanza.

 

Il presunto organizzatore ed esecutore della strage di Duisburg è il cugino di Maria Strangio, la donna uccisa a Natale del 2006 a San Luca, episodio che gli inquirenti datano come quello della nuova partenza della sanguinosa strage tra i due gruppi criminali aspromontani.

 

Già in concomitanza con il funerale di Maria Strangio, Giovanni Strangio era stato arrestato dalla Polizia perché trovato in possesso di una pistola.

 

Ed in carcere era rimasto fino a giugno del 2007.

Di lui si erano perse le tracce in Calabria, ma l’8 agosto 2007 Strangio era stato segnalato in Germania.

 

Il 10 aveva affittato un’automobile, una Renault Clio nera.

Auto centrale ai fini dell’indagine condotta dalla Polizia tedesca e da quella italiana sull’agguato di metà agosto. Per ricollegare la mattanza di Duisburg al nome di Giovanni Strangio passarono, in realtà, poche ore.

 

A Kaarst venne, infatti, perquisita la sua abitazione: lui non c’era, ma alla Polizia tedesca era apparsa subito un’abitazione abbandonata in tutta fretta.

 

Quel testimone che racconta alla Polizia di avere visto una persona allontanarsi dal ristorante "Da Bruno" alla guida di un’automobile nera e a forte velocità sembrava corrispondere proprio alla descrizione di Giovanni Strangio.

 

Lui è cugino anche di un altro Strangio, Sebastiano: entrambi vengono considerati dagli investigatori i capi della cosca denominata Strangio "Iancu", tra le più radicate e pericolose di San Luca.