Operazione antidroga della Polizia di Stato nella Locride: otto arresti

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Operazione antidroga della Polizia di Stato nella Locride: otto arresti

 

 

 

Operazione antidroga della Polizia di Stato nella Locride. Eseguite otto ordinanze di custodia cautelare in carcere. Di seguito la nota diffusa dalla Questura di Reggio Calabria, Squadra Mobile 6° Sezione Narcotici.

 

Conclusa alle prime ore di stamane un’articolata operazione antidroga,

condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, che ha interessato la “Locride”.

All’alba di oggi – congiuntamente alla Squadra Mobile della Questura di Palermo ed al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Siderno, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine Polizia di Stato – la Squadra Mobile della Questura reggina ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, Dott. Roberto LUCISANO – su richiesta del Sost. Proc. della Repubblica Dott.ssa Maria Luisa MIRANDA della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria,, a carico di nr. 8 (otto) indagati, destinatari della misura, di seguito indicati:

 

BARRANCA Domenico, di Siderno, cl. 1980;

BELCASTRO Girolamo, di Siderno, cl. 1967;

NUCERA Vincenzo, di Siderno, cl. 1981;

STINA’ Roberto, di Siderno (RC), cl. 1968;

TRICHILO Cosimo, di Siderno, cl. 1973;

COMMISSO Giuseppe, di Siderno, cl. 1979

FIMOGNARI Carmelo, di Siderno (RC) in via Carlo PISACANE n. 81;

COSTA Domenico, di Siderno, cl. 1980.

 

Agli indagati BARRANCA, COMMISSO e COSTA il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere poiché già detenuti per altra causa.

I reati contestati sono quelli di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, vendita, detenzione, trasporto e cessione illecita di sostanze stupefacenti del tipo COCAINA, METAMFETAMINA e CANNABIS SATIVA (HASHISH E MARIJUANA).

 

 

LE INDAGINI

 

Le investigazioni condotte dalla Polizia di Stato hanno riguardato un traffico di sostanze stupefacenti delle indicate tipologie gestito da un’associazione per delinquere – strutturata gerarchicamente e dotata di un ottimo livello di organizzazione e carattere di stabilità – articolata in alcune agguerrite ed efficienti consorterie criminali di narcotrafficanti, prevalentemente operanti a Palermo e Reggio Calabria con articolazioni territoriali a Napoli, Genova, Roma e Firenze. Ciò ad ennesima dimostrazione della capillarità e della diffusione delle attività illecite poste in essere dai sodalizi criminali operanti nella provincia di Reggio Calabria nel redditizio settore del narcotraffico!

Consorterie precipuamente dedite al traffico di sostanze stupefacenti e, più genericamente, volte all’effettuazione di una serie indeterminata di delitti in materia di sostanze stupefacenti, nell’ambito delle quali ognuno degli indagati ha rivelato piena consapevolezza di operare nel contesto di una organizzazione criminale e di contribuire – con le singole attività, con vicendevole integrazione – alla realizzazione del fine comune della introduzione, trasporto, detenzione e vendita di stupefacenti delle indicate tipologie nelle province di Palermo e Reggio Calabria.

 

L’esecuzione della misura custodiale a carico degli 8 rispettivi destinatari costituisce l’epilogo solo parziale di una ben più ampia attività d’indagine condotta dalla Polizia di Stato e, nella fattispecie, dalla Squadra Mobile della Questura di Palermo – coadiuvata dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria – nel biennio 2004-2005 sulla scorta di una precisa notizia che indicava un giovane palermitano quale emergente pusher di COCAINA. Il percorso investigativo attuato al fine di svelare l’eventuale presenza di un’occulta organizzazione delinquenziale permetteva di individuare l’intero asse di approvvigionamento, comprovando l’esistenza di una stabile e ben rodata struttura operativa ramificata su diverse regioni del territorio nazionale, dedita all’importazione dalla Spagna di COCAINA proveniente dalla Colombia e di HASHISH proveniente dal Marocco.

 

Tali sostanze giungevano poi sul mercato palermitano, la prima per mezzo di un clan di narcotrafficanti operante principalmente a Torre Annunziata (NA), e la seconda tramite un analogo sodalizio di narcotrafficanti dislocato a Siderno (RC) i cui promotori sono stati colpiti dalla misura cautelare eseguita stamane!

 

La Procura della Repubblica di Palermo e la Squadra Mobile della Questura di Palermo, ponevano, quindi, sotto accurata sorveglianza il giovane pusher; a suo carico venivano raccolti indiscutibili elementi probatori che accertavano il suo coinvolgimento in attività di smercio di COCAINA, nonché la partecipazione di numerosi altri correi, tra i quali, appunto, quelli facenti parte della compagine di fornitori di HASHISH operante nella Locride – ed in particolare a Siderno -che risultava assicurare quantitativi di droga anche ad altri calabresi stabilmente operanti a Roma, Firenze e Genova.

 

L’attività di sorveglianza effettuata a carico del gruppo palermitano permetteva, il 5 giugno 2004, di documentare l’acquisto presso i promotori di Siderno, identificati in BARRANCA Domenico e BELCASTRO Girolamo, di sessanta chili di hashish, sequestrati dalla Squadra Mobile di Palermo al momento del rientro a Palermo del corriere assoldato dall’articolazione siciliana della consorteria criminale.

 

Nel suo complesso le indagini, durate solo nell’aspetto operativo più di due anni, hanno permesso di conseguire in itinere diversi arresti e sequestri di stupefacente, deferendo, complessivamente, alle A.G. competenti numerosi indagati ed avendo sottratto dal mercato 42 chili di cocaina, 60 chili di hashish, un chilo di marijuana.

 

 

L’ associazione per delinquere di Siderno che riforniva di HASHISH e COCAINA l’ organizzazione palermitana.

 

In particolare, sull’asse calabrese sono stati registrati e documentati contatti telefonici ed incontri tra numerosi promotori del sodalizio operante a Palermo ed i calabresi identificati per BARRANCA Domenico, BELCASTRO Girolamo, COSTA Domenico, STINA’ Roberto e COMMISSO Giuseppe.

 

Ed ancora, sono stati raccolti elementi chiari circa i ruoli svolti in questa organizzazione dal meccanico che si occupava della preparazione delle auto da imbottire di droga, TRICHILO Cosimo, e di due dei corrieri impiegati per il trasporto dello stupefacente, FIMOGNARI Carmelo e COMMISSO Giuseppe, successivamente identificati.

 

Fattori, quelli menzionati, che hanno permesso, il 5 giugno 2004, di giungere al sequestro di 60 chilogrammi di HASHISH ed all’arresto del “corriere” incaricato dai capi dell’indicato sodalizio palermitano di effettuare il trasporto della droga dalla Calabria fino a Palermo.

 

Fattori che hanno permesso di documentare, il successivo 16 giugno 2004, il trasporto di analogo carico di droga prelevato a Siderno e trasportato sino a Palermo.

 

In entrambe le occasioni, i sodali palermitani giungevano a Siderno ed a Marina di Gioiosa Jonica a bordo di autovetture che venivano prese in consegna dagli indagati BARRANCA, BELCASTRO e TRICHILO per essere riconsegnate imbottite di decine di chili di HASHISH occultati nelle intercapedini della carrozzeria grazie alla perizia di quest’ultimo, abile meccanico e carrozziere!

 

Le investigazioni svolte a carico del gruppo operante a Siderno (RC) hanno quindi offerto la possibilità di documentarne le loro illegali attività, estese anche ad alcune città del nord-Italia. Proprio a carico di BARRANCA Domenico e COSTA Domenico, emergevano fondamentali elementi che ne consolidavano un ruolo attivo e di primo piano: infatti, fra gli altri, i due narcotrafficanti colpiti dal provvedimento cautelare mantenevano rapporti di “lavoro” con sodali di origini calabre operanti in altre regioni d’Italia. Uno di essi, l’indagato AGOSTINO Giuseppe, di Locri, classe 1984, non attinto da misura cautelare,  veniva tratto in arresto il 18 novembre 2004, per detenzione a fini di spaccio di oltre mezzo chilo di MARIJUANA.

 

Le illecite attività realizzate dal gruppo delinquenziale calabrese, i rapporti di BARRANCA Domenico, COSTA Domenico, COMMISSO Giuseppe, FIMOGNARI Carmelo con calabresi operanti a Genova e l’asse di smercio su Genova.

 

Il gruppo delinquenziale operante a Siderno, di cui si sono già indicati i membri di maggior rilievo, ha, nel corso delle indagini, allacciato un rapporto di fitta collaborazione con alcuni calabresi stanziatisi a Genova, con i quali ha concluso numerose trattative per la cessione di svariate partite di stupefacente, che, a sua volta, lo “piazzavano” sul mercato del capoluogo ligure.

 

Le illecite attività del gruppo delinquenziale calabrese operante su Firenze

 

Le attività di indagine poste in essere a carico dei componenti l’organizzazione delinquenziale in questione hanno permesso di individuarne un florido filone operante su Firenze e dintorni, rifornito direttamente da COSTA Domenico ed i suoi associati di Siderno.

In particolare, è stato possibile monitorare e documentare il fitto smercio di stupefacenti realizzato da AGOSTINO Giuseppe (tratto in arresto nel mese di novembre del 2004 dalla Squadra Mobile di Palermo) e dai suoi più stretti collaboratori.

 

Le illecite attività del gruppo delinquenziale calabrese operante su Roma, tramite l’operosità dell’indagato NUCERA Vincenzo; inoltre COSTA Domenico, BARRANCA Domenico, FIMOGNARI Carmelo, COMMISSO Giuseppe.

 

L’attività d’indagine, peraltro, permetteva di individuare un florido filone di smercio di stupefacente anche sull’asse Siderno-Roma, quest’ultima, città nella quale l’organizzazione ha trovato quale referente l’indagato arrestato NUCERA Vincenzo, detto Lele, non attinto da misura restrittiva, un giovane calabrese aspirante emergente nel mondo dello spettacolo che, tra le altre attività, prese parte ad alcuni spot televisivi che pubblicizzavano il noto prodotto della Ferrero “Duplo”.

 

Tra le conversazioni registrate, particolare interesse rivestono i rapporti tra NUCERA Vincenzo, COSTA Domenico, COMMISSO Giuseppe e FIMOGNARI Carmelo, poiché in più di una circostanza questi ultimi hanno effettuato dei viaggi alla volta di Roma per recapitare lo stupefacente al NUCERA, che provvedeva alla distribuzione nel fiorente mercato della Capitale.

 

La documentazione di un asse di approvvigionamento di droga ad opera del medesimo gruppo, dall’Olanda verso Genova, Roma e Siderno.

L’arresto di COMMISSO da parte della Polizia francese

 

Era, inoltre, possibile accertare come il gruppo di cui si stanno esponendo le vicende ha inoltre avviato un altro canale di approvvigionamento di droga dall’Olanda.

 

Proprio in Olanda, infatti, si sono recati il NUCERA ed il COMMISSO, da dove poi quest’ultimo ha verosimilmente trasportato un imprecisato quantitativo di stupefacente fino in Italia, destinandone una parte proprio al NUCERA.

 

Giova sottolineare che le investigazioni ottenevano un genuino riscontro probatorio in data 24 febbraio 2006 alla luce dell’arresto del COMMISSO. Infatti, il 24 febbraio del 2006, l’indagato veniva tratto in arresto dalla Polizia Francese, unitamente ad un suo concittadino, GALLUZZO Pietro, poiché, nel corso di un controllo effettuato presso i caselli autostradali di Chambery, all’interno dell’autovettura dei due venivano rinvenute 3040 pasticche di ecstasy; contestualemente, venivano trovati degli scontrini fiscali, che provavano la loro permanenza in Olanda fino al giorno precedente.

 

Chiaramente, tale arresto assume un rilievo particolare, almeno per tre diverse considerazioni. Innanzitutto dimostra inequivocabilmente che le dinamiche criminose documentate erano dirette anche all’approvvigionamento di ingenti quantitativi di droghe sintetiche, di cui l’Olanda è il mercato di riferimento europeo. Denota, inoltre, come il gruppo criminale abbia continuato la propria illecita attività di importazione di sostanze stupefacenti dall’Olanda, ben oltre il periodo oggetto dell’attuale indagine. Infine, evidenzia lo spessore criminale di tale organizzazione, i cui membri, legati dal comune obiettivo di accrescere gli illeciti profitti, sono riusciti in breve tempo ad espandere progressivamente la propria attività ben oltre i confini nazionali.

L’attività delinquenziale posta in essere dal COMMISSO Giuseppe poteva essere documentata anche da una serie di sostanziose cessioni di stupefacente, effettuate proprio a Siderno In particolare, le investigazioni condotte dalla polizia di Stato permettevano di documentare alcune cessioni di droga effettuate dal suddetto per quantitativi di droga non inferiori ai cento grammi.

 

 

L’USO DEI LINGUAGGI IN CODICE

 

Il materiale probatorio è costituito prevalentemente, da intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre che dai paralleli servizi di sorveglianza e verifica effettuati, come vedremo, dalla Polizia di Stato in più circostanze, nonché da alcuni sequestri di sostanze stupefacenti e da arresti in flagranza di narcotrafficanti, promotori delle consorterie indagate, spacciatori e corrieri.

Come in tutte le operazioni antidroga, anche in questa indagine si è rilevato come trafficanti, pushers e gregari inseriti nelle organizzazioni criminali utilizzino linguaggi criptici, con l’uso di termini fantasiosi o espressioni utilizzate per indicare la disponibilità, la qualità o quantità di droga oggetto delle conversazioni, o talvolta, espressioni ben più esplicite che solo, apparentemente, conferiscono congruità logica ai dialoghi, che sono disvelati nella loro reale ed effettiva finalità da alcuni altri dialoghi o da obiettivi riscontri acquisiti da attività sul territorio, sequestri, arresti, pedinamenti. Ciò sia per quanto attiene alle investigazioni condotte in tema di detenzione e spaccio al dettaglio, sia per quelle che hanno disvelato reati-fine propri dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanza stupefacente. 

da il fatto on line