'Ndrangheta;Sparano ad un pregiudicato, colpiscono un bambino
Il Bimbo è grave, perchè colpito da un proiettile alla gola
Reggio Calabria, 6 giu. (Apcom) – Volevano uccidere un pregiudicato, ma hanno colpito un bambino che stava facendo, insieme ad altri compagni, una recita nella piazza della chiesa. E' accaduto a Melito Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria, dove un proiettile vagante ha colpito anche un bambino, impegnato insieme ad alcuni compagni nella recita scolastica di fine anno.
Il bimbo, ferito alla gola, è stato d'urgenza trasportato al nosocomio melitese da dove, riscontrate le gravi condizioni, col proiettile vagante che è entrato dalla bocca e si è fermato sulla colonna cervicale, è stato trasferito verso gli Ospedali Riuniti.
La sparatoria è avvenuta nel centro di Melito durante una manifestazione pubblica nella piazza antistante il Santuario della Madonna di Porto Salvo. Dal primo sopralluogo pare che a sparare siano stati due uomini da un'auto in corsa. Ferito anche il pregiudicato obiettivo dei killer.
Il pregiudicato è Franco Borrello. Gravi le condizioni del bimbo
postato 20 ore fa da APCOM
Reggio Calabria, 6 giu. (Apcom) – Ha scagliato la bicicletta da passeggio addosso ai killer che tentavano di ammazzarlo. Franco Borrello, questo il nome dell'obbiettivo dei due killer, in quel momento stava passeggiando a bordo della sua due ruote prima di accorgersi che un centauro con un complice, lo tallonavano. Il killer, giunto a tiro del pregiudicato, uscito da poco dal carcere, ha sfilato la pistola che teneva celata sotto il giubbotto ed ha cominciato a sparare contro Borrello. Ma alcuni proiettili sono andati a vuoto. Uno di questi ha colpito alla testa il bambino di quattro anni, figlio di un poliziotto, che si trovava in piazza impegnato nella recita scolastica di fine anno. Il bimbo versa in condizioni gravi.
Franco Borrello, colpito alle gambe all'inguine, si trova ricoverato presso il nosocomio di Melito Porto Salvo.
Bimbo ferito: ha proiettile in nuca
Medici, non e' in imminente pericolo di vita
(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 6 GIU – Ha un proiettile ritenuto nella nuca il bambino di 4 anni ferito stasera con un colpo di pistola a Melito Porto Salvo. Il colpo e' penetrato all'altezza del mento e, dopo avere attraversato la gola con una traiettoria orizzontale, si e' fermato alla base della scatola cranica. 'E' in condizioni gravi, ma non e' in imminente pericolo di vita', riferiscono i sanitari che stanno valutando se sottoporre subito il piccolo a un'operazione per l'estrazione del proiettile.
'NDRANGHETA/ E' IN COMA FARMACOLOGICO BIMBO FERITO NELL'AGGUATO
Il ferimento ieri sera sul lungomare di Melito Porto Salvo
postato 7 ore fa da APCOM
Reggio Calabria, 7 giu. (Apcom) – Esito parzialmente confortante dall'angiotac per il piccolo Antonio Laganà, il bambino di quattro anni, rimasto ferito gravemente nell'agguato di ieri sera sul lungomare di Melito Porto Salvo, dove nella centralissima piazza della chiesa si stava svolgendo la recita di fine anno scolastico. Arginata l'imponente emorragia, che lo ha tenuto in pericolo di vita a lungo, suturate le parti esterne lese dal proiettile, i medici del nosocomio reggino, dove Antonio è stato trasportato hanno effettuato durante la notte l'esame dell'Angiotac, che ha escluso lesioni vascolari ed ha individuato il punto esatto dove si è fermato il proiettile, alla base cranica. Il bimbo, è attualmente tenuto in coma farmacologico, ed i medici più tardi tenteranno di estrarre il proiettile che è rimasto conficcato nella parte superiore della nuca. Per tutta la notte, davanti al reparto di rianimazione degli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, i genitori ed i parenti del piccolo Antonio non riuscivano a darsi pace: "'mi ero allontanato dalla festa per la fine della scuola – dice Carmelo Laganà, poliziotto penitenziario in servizio al carcere di Reggio Calabria – per prendere le batterie della macchina fotografica. Quando sono tornato ho visto mio figlio a terra in un lago di sangue. E' stato terribile". Ed all'ospedale reggino ieri sera è giunta anche la direttrice dell'istituto penitenziario reggino, che si è stretta attorno alla famiglia del piccolo Antonio. Sul fronte delle indagini, i carabinieri della compagnia di Melito Porto Salvo agli ordini del capitano Panebianco, hanno subito imboccato una pista che potrebbe essere quella giusta, per tutta la notte sono state sentite in caserma persone sospettate di aver agito nella piazza della chiesa di Porto salvo. Sono stati effettuati anche alcuni esami degli stub, ex guanto di paraffina, è si aspettano i risultati per la prima mattinata di oggi. Intanto, uno dei sospettati, fermato nella tarda serata di ieri sera, è stato rilasciato, almeno per il momento, in quanto si attendono precisi esami balistici, sulle impronte e sull'arma ritrovata sul luogo dell'agguato. Nelle prossime ore ci potranno essere novità importanti.
'NDRANGHETA/ FERMATO L'AUTORE DELL'AGGUATO A MELITO (FONTI)
Nella sparatoria ferito un bambino di 4 anni
Reggio Calabria, 6 giu. (Apcom) – I Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria che stanno indagando sull'agguato nella centrale piazza del paese, dove è stato ferito gravemente, un bambino di 4 anni, avrebbero fermato un uomo, sospettato di esserne l'autore dell'agguato. L'uomo è parente di Santo Zampaglione ucciso nel 2004, del cui omicidio Borrello, obiettivo dell'agguato di stasera, era stato condannato in primo grado e derubricato in eccesso colposo di legittima difesa in appello. L'uomo era uscito dal carcere alcuni giorni fa. Quindi potrebbe essere, secondo gli investigatori, una vendetta personale per i fatti del 2004.