L’ergastolano ed il Ministro

Un detenuto gravemente ammalato e una lettera aperta al nuovo guardasigilli, Paola Severino

I

In carcere capita spesso che si possa osservare meglio gli altri di se stessi. E, scrivendo, si può essere la voce di chi non ha neppure più la forza di avere voce.

Questa è una storia vera che nessuno scriverà mai su un giornale e mai nessuno racconterà in televisione. Questa è una storia vera che rimarrà prigioniera nelle celle, nei cortili e nelle sezioni dell’Assassino dei Sogni (il carcere, come lo chiamo io). Io proverò a far evadere questa storia dalle sbarre della mia cella per farla conoscere al di là del muro di cinta, al mondo dei “buoni”.

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