Imprenditore accusato di mafia
Confindustria Trapani parte civile
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MAFIA: L'82,6% DEI COMMERCIANTI NON DENUNCIA PER PROTEGGERE LA PROPRIA FAMIGLIA


La città ai margini della manifestazione. Divisioni e debolezze del movimentoLocri, 03.03.2008 | di Alessio Magro
“Chissà perché la gente di qui è rimasta a casa, hanno paura? Che dici?”. No, non hanno paura. Solo noia. Per i ragazzi del Trentino e dell’Emilia è dura digerire distinguo, spaccature e debolezze del fronte antimafia calabrese. Per loro la manifestazione del Goel a Locri è un’occasione lotta e di festa. In loco, la marcia del primo marzo divide più che unire. Tutti certi che dopo Bregantini bisogna andare avanti, tutti d’accordo sul sostegno alle coop della Locride, ma da lontano… Questione di sfumature.

L’assurdo di alcuni dipendenti dell’Azienda sanitaria di Locri
Le Fiamme Gialle della dipendente Compagnia di Locri, sotto la direzione del Comandante Provinciale Colonnello Francesco Gazzani, hanno passato al setaccio i conti dell’A.S.L. 9 di Locri, rilevando che alcuni dipendenti, per circa 10 anni, pur essendo condannati con sentenza definitiva per reati quali associazioni per delinquere di stampo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti, con interdizione dai Pubblici Uffici, continuavano a percepire regolarmente lo stipendio, pur non esercitando alcuna attività lavorativa poiché ristretti in stato di detenzione carceraria. Insieme per contrastare i fenomeni criminali
LOCRIDE DA CAMBIARE, NON DA SVENDERE
