La Calabria, De Masi e la commissione di massimo scoperto.

La Calabria, De Masi e la commissione di massimo scoperto.

  La Calabria, De Masi e la commissione di massimo scoperto. 

Inserito il 09 giugno 2008 alle 12:59:00 da L.R. Cultura.it – Usura bancaria

Pubblichiamo integralmente la lettera pervenutaci da Nino De Masi, l'imprenditore di Gioia Tauro che si è ribellato all'usura bancaria. Dopo anni di lotte ringrazia i magistrati inquirenti, la Procura di Palmi per il coraggio e l’abnegazione, nel portare avanti una indagine unica nel suo genere in Italia, che sicuramente non generava simpatie e carriere; gli uomini di PG ed in particolare alla Guardia di Finanza, che ha lavorato alacremente Un grazie anche ai dipendenti della De Masi, alle organizzazione sindacali che non lo hanno mai abbandonato, e all' avvocato Gianfranco Saccomanno che ha sempre lavorato con grande professionalità.


Gianfranco  Saccomanno

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Sfregiato murales con scritte contro mafie a Roccella Jonica

Sfregiato murales con scritte contro mafie a Roccella Jonica

Era stato realizzato dagli studenti del liceo artistico lo scorso 23 maggio

Sfregio al murales antimafia

Nella notte comparse svastiche e croci celtiche

 

di FRANCESCO SORGIOVANNI

 

ROCCELLA JONICA – Ieri notte, mani ignote, hanno imbrattato il murales antimafia, simbolo della richiesta di legalità e giustizia, con scritte ingiuriose, svastiche e croci celtiche.

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IL CAPO DELLA POLIZIA-LA PENA E’ QHANTO DI PIU’ INCERTO ESISTE IN ITALIA

 2008-05-29 17:21

Da Ansa.it

Manganelli: "E' un indulto quotidiano"

"La pena è quanto di più incerto esiste in italia"

ROMA  – Una situazione di "indulto quotidiano", in cui tutti parlano ma nessuno fa. Il capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli, non usa mezzi termini per definire lo stato della certezza della pena in Italia. "Viviamo una situazione di indulto quotidiano – dice alle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato – di cui tutti parlano. Ma su cui non si è fatto nulla negli ultimi anni". La pena, aggiunge Manganelli, "oggi è quando di più incerto esiste in Italia"; un qualcosa che rende "assolutamente inutile" la risposta dello Stato e "vanifica" gli sforzi di polizia e magistratura. "Non gioco a fare il giurista – prosegue il capo della Polizia – né voglio entrare nelle prerogative del Parlamento, ma quella che abbiamo oggi è una situazione vergognosa".

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Bari, nel nome di Michele e Gianluca

 Bari, 15.05.2008 | di redazione

Bari, nel nome di Michele e Gianluca

L'auditorium di una scuola intitolato a Fazio e Congiusta, giovani vittime delle mafie

A scuola nel nome di Michele e Gianluca. Bari vuole ricordare il giovanissimo Fazio, ucciso a 16 anni per caso, durante uno scontro a fuoco nella zona vecchia. Bari vuole ricordare anche il giovane Congiusta, assassinato a Siderno (in provincia di Reggio Calabria). Nell’onda lunga della giornata delle vittime organizzata da Libera proprio nel capoluogo pugliese, la memoria delle vittime delle mafie rivive, per non dimenticare. E così domani mattina l’auditorium della scuola Carlo Levi sarà intitolato ai due ragazzi. Ospiti d’onore i genitori, da anni in campo per la verità e la giustizia, per i propri figli uccisi, per le altre vittime e per la rinascita antimafiosa.

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Gianluca Congiusta La vicinanza  dei ragazzi di Bari nel giorno dell’anniversario

Gianluca Congiusta La vicinanza dei ragazzi di Bari nel giorno dell’anniversario

 

 

Gianluca Congiusta- La vicinanza dei ragazzi di Bari

 

 

Le emozioni dei giovani

nel giorno dell’anniversario

Bari. Nello scorso mese di marzo si tiene la giornata nazionale della memoria voluta,come ogni anno,da “Libera” l’organizzazione di don Luigi Ciotti.In quell’occasione,i ragazzi delle scuole medie pugliesi riempino un intero quaderno di frasi dedicate a Gianluca Congiusta.Oggi, proprio nel giorno del tragico anniversario,i ragazzi lo consegnano al padre, Mario.

Era il 24 maggio di tre anni fa.Gianluca fu ucciso in un agguato dalle modalità tipicamente mafiose.

" Io penso che Gianluca abbia fatto un gesto di estrema generosità, sacrificando la propria vita per salvare quella del suocero. Che grande gesto" scive Carlo Morgese della scuola media Carlo Levi.

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DAL CARCERE COSTA TESSE LE ALLEANZE

DAL CARCERE COSTA TESSE LE ALLEANZE

Il delitto Congiusta

Le direttive dalla cella del boss di Siderno che stringe accordi con le cosche egemoni della Locride e con gli acerrimi nemici dei Salerno

Dal carcere Costa tesse le alleanze

Il patto con i Gallico di Rosarno: «Hanno ottime conoscenze per i trasferimenti dei detenuti

 

 

                     

 

 

 

 

 

 

 

 

A sinistra il boss Tommaso Costa. A destra Giuseppe Curciarello ritenuto dagli inquirenti il braccio destro del capoclan

 

di PINO LOMBARDO

SIDERNO –Giovedì 22 maggio

La capacità di Tommaso Costa di reagire ai pesanti colpi subiti dalla sua famiglia e di assumere iniziative miranti a fargli avere nuovi contatti per poter avviare nuove attività emerge dalla corrispondenza che intrattiene dal carcere con diversi detenuti provenienti da altre aree della Calabria.

 

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