Antonino de Masi chiude le aziende per “Crimini di stato”

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Chiude lo stabilmento per “Crimini di Stato”, denunciò le banche per usura

L’imprenditore Antonino de Masi ha annunciato alle organizzazioni sindacali che “Dal prossimo 10 luglio chiuderà il suo stabilimento per crimini di Stato”. De Masi negli anni passati aveva denunciato facendole condannare molte banche per usura ed è stato vittima di molte intimidazione da parte della criminalità. Nella sua lettera ai sindacati l’imprenditore afferma che a farlo chiudere è un “Crimine di Stato” dato che il 20 giugno scorso il Tar di Reggio Calabria per la 14/ma volta ha emesso una sentenza in merito alla concessione del mutuo antiusura che doveva esserci erogato entro pochi mesi dalla domanda, presentata nel 2006, e mai ottenuto.

REGGIO CALABRIA – L’imprenditore Antonino de Masi ha annunciato alle organizzazioni sindacali che “Dal prossimo 10 luglio chiuderà il suo stabilimento di Gioia Tauro per crimini di Stato“.

De Masi negli anni passati aveva denunciato, facendole condannare, molte banche per usura ed è stato vittima di molte intimidazioni da parte della criminalità. Nella sua lettera ai sindacati l’imprenditore afferma che a farlo chiudere è un “Crimine di Stato” e fa riferimento al fatto che il 20 giugno scorso il Tar di Reggio Calabria per la 14/ma volta ha emesso una sentenza che certifica il suo diritto alla concessione del mutuo antiusura che doveva esserci erogato entro pochi mesi dalla domanda, presentata nel 2006, e mai ottenuto. De Masi amaramente racconta ” Per arrivare vivi ad oggi, nell’attesa durata anni che i lunghi tempi della giustizia riconoscessero i nostri diritti, la proprietà ha venduto ogni bene personale (automobili, beni di famiglia e oggetti personali) per continuare a sperare di poter garantire un futuro ai propri lavoratori”

E’ di 80 milioni la somma di cui De Masi ha bisogno per andare avanti, perchè a tale ammontare è il danno economico perpetrato dalle banche con la loro condotta criminale ai suoi danni. “Per questo chiediamo”- afferma De AMsi in una lettera inviata ai sindacati -” un’immediata erogazione pari almeno al 50% del mutuo richiesto da effettuarsi entro il dieci luglio, con il saldo dell’importo da effettuarsi entro il 31 agosto. L’erogazione dovrà avvenire a favore del soggetto giuridico richiedente, ma finalizzato esclusivamente, oltre che come prima detto al pagamento degli stipendi, alla costituzione di una Newco con lacquisizione del ramo di azienda dalla esistente società, per consentire la ripartenza dell’attività imprenditoriale.”. La lettera continua affermando che “Se entro il dieci luglio non ci verranno accreditati i soldi che, ribadiamo, sono un nostro diritto, chiuderemo immediatamente le aziende per ‘crimini di Stato’. E informeremo tutti che noi abbiamo resistito ai colpi di kalashnikov della ‘Ndrangheta, ma ci siamo arresi ai crimini di Stato“.Quello stesso Stato che da più parti gli chiedeva di resistere perchè “Altrimenti sarebbe stata una sconfitta per il Paese”, ma quale Paese? Quello che abbandona i suoi eroi civili negandogli in diritto di vivere dignitosamente difendendo i propri principi.