Giornata della Memoria e dell’impegno di Libera anche a Siderno

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Giornata della Memoria e dell’impegno di Libera anche a Siderno

Scritto da Christian Morello

Si è svolta ieri, anche a Siderno, la 16esima Giornata della Memoria, organizzata dall’associazione Libera  per ricordare le vittime della criminalità organizzata. L’appuntamento è stato sul piazzale del monumentpo per le vittime della mafia, eretto nel luogo dove ha trovato la morte il giovane sidernese Gianluca Congiusta, ucciso da mano mafiosa per ragioni legate al pizzo. Qui si sono riuniti i parenti delle vittime di ‘ndrangheta, insieme a quanti hanno voluto prendere parte alla manifestazione. Dopo un breve momento di ricordo, la folla si è mossa verso il municipio.

 

Nella sala del Consiglio Comunale, letteralmente piena, i responsabili di Libera hanno ricordato le vittime della criminalità organizzata e lo scopo dell’associazione fondata da don Luigi Ciotti. E’ stato proiettato il documentario sull’attività di Libera, con il video-messaggio di don Ciotti ed una serie di filmati che hanno ripercorso l’intera vicenda sociale della principale associazione antimafia d’Italia.

La memoria è così tornata alle vittime più celebri, come i giudici Falcone e Borsellino, gli agenti delle loro scorte, altri poliziotti e carabinieri assssinati solo perché avevano svolto bene il loro lavoro. Poi le vittime innocenti: i passanti erroneamente colpiti dai proiettili dei mafiosi o dalle loro bombe, i parenti di pregiudicati e collaboratori di giustizia, la cui unica colpa era di essersi ribellati al sistema dell’omertà, o unicamente quella di essere i congiunti di qualcuno contro il quale la mafia aveva un conto in sospeso, da fa pagare con la vendetta trasversale.

Prim del video è stato detto che la lista delle vittime della criminalità organizzata è già molto lunga. Ma ancora alcuni nomi non sono stati inseriti in questo triste elenco. Sono vittime delle quali il Paese non conserva il ricordo. Lo scopo di Libera è anche di riportare su di essi la memoria collettiva.

Nel documentario sono state ripercorse le tappe della fondazione di Libera e le sue principali attività. Don Luigi Ciotti attivò una raccolta di firme per presentare in Parlamento una legge di iniziativa popolare. Furono raccolte così tante sottoscrizioni che la petizione era composta da un malloppo di carta pesante circa 10 kg. Le Camere approvarono così la legge per la destinazione sociale dei beni confiscati, fu questo il primo traguardo di Libera, nonché l’atto di nascita dell’associazione.

Anno per anno, Libera lotta perché la memoria delle vittime no vada perduta, perché non vi sia discriminazione tra chi ha perso la vita in modo brutale, per mano della mafia. Ma soprattutto lotta per diffondere la cultura e la coscienza antimafia in Italia.