Azienda parte civile contro la ‘ndrangheta il pm: caso raro in Italia, a Milano è il primo

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Azienda parte civile contro la ‘ndrangheta
il pm: caso raro in Italia, a Milano è il primo

E’ raro, ha spiegato il pm, che i rappresentanti legali di una società, così come le vittime più in generale dei metodi mafiosi, si costituiscano parti civili in un procedimento per associazione mafiosa.

L’azienda è la Sma di Segrate

Un’azienda milanese si è costituita parte civile nei confronti di un presunto boss della ‘ndrangheta, lamentando di aver subito un danno economico” in un procedimento per associazione mafiosa a carico di una trentina di persone accusate di far parte di una cosca legata ai Barbaro di Platì, che si era infiltrata nel sistema degli appalti, e anche in quelli dell’alta velocità ferroviaria, nella zona nord di Milano.

Come ha fatto notare il pm della Dda milanese Mario Venditti, anche in sede di udienza preliminare, è la prima volta che accade a Milano.

Ed è un fatto rarissimo a livello nazionale.

E’ raro, ha spiegato il pm, che i rappresentanti legali di una società, così come le vittime più in generale dei metodi mafiosi, si costituiscano parti civili in un procedimento per associazione mafiosa. In particolare, l’azienda di grande distribuzione Sma di Segrate (Milano), rappresentata dall’avvocato Daniele Ripamonti, si è costituita parte civile nei confronti del presunto boss della ‘ndrangheta Marcello Paparo davanti al gup Giuseppe Vanore.

Paparo, secondo l’accusa, gestiva di fatto nel 2006 le attività di facchinaggio di una cooperativa che lavorava per conto della Sma. L’azienda di Segrate, quando era venuta a conoscenza delle indagini a carico di Paparo, aveva deciso di rescindere il contratto che la legava alla cooperativa, contattando un’altra impresa che avrebbe dovuto cominciare i lavori. Paparo, però, per giorni, assieme ad alcuni dipendenti della cooperativa, aveva impedito all’azienda di lavorare bloccando l’ingresso ai magazzini.

Nei capi di imputazione poi a Paparo viene contestato anche di essere il mandante di un pestaggio ai danni di un dipendente della Sma che portava avanti ragioni sindacali assieme ad altri lavoratori. La costituzione di parte civile, come ha spiegato l’avvocato Ripamonti, riguarda proprio “il blocco forzato dell’attività e i danni economici conseguiti”.

(04 novembre 2009)