TOGLIERE I FIGLI AI MAFIOSI
Lotta al crimine organizzato: tolti i figli al boss latitante
di Paola Ciccioli per Panorama.it
È un De Stefano, cognome che a Reggio Calabria significa vertice della ’ndrangheta, il primo padre a perdere la potestà sui figli perché mafioso, perché latitante. Il tribunale per i minorenni del capoluogo calabrese ha infatti stabilito, con un provvedimento che non ha precedenti, che Giuseppe De Stefano, 39 anni, in clandestinità da 4, possa “determinare l’asservimento dei figli alle logiche di conservazione e di predominio del potere mafioso”. I suoi bambini, di 2 e 1 anno, entrambi concepiti durante la latitanza, sono stati affidati in via esclusiva alla madre Fiorenza.
I magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria hanno dunque aperto un varco nella diga culturale e giuridica che fino a oggi ha di fatto protetto il reticolo parentale delle ’ndrine. Che sono diventate la più potente organizzazione criminale italiana proprio grazie alla struttura in famiglie, nelle quali il primogenito maschio tuttora riceve la “smuzzunata”, cioè il battesimo da mafioso, quando è ancora in fasce.
Questo è il punto: ci si può trovare a imbastire la propria esistenza sull’illegalità “anche per incolpevole discendenza familiare e successivamente perché irretiti e intrappolati nelle dinamiche criminali, caratterizzate da omertà e sudditanza, prima ancora di avere potuto sperimentare mondi alternativi”. Così si esprimono i magistrati della Dda nella richiesta di privare De Stefano della patria potestà, un provvedimento finora riservato esclusivamente ai condannati in via definitiva all’ergastolo.
E il documento, sottoscritto dal procuratore aggiunto Salvatore Boemi e dai sostituti Nicola Gratteri, Roberto Di Palma, Domenico Galletta e Giuseppe Lombardo, è esso stesso, per i concetti che vengono espressi e per i termini usati, una pagina nuova nella lotta alla ’ndrangheta. Sostanzialmente, i figli dei mafiosi vivono “in uno stato di autentica permanente schiavitù”.

ROBERTO DI PALMA E NICOLA GRATTERI

