Lo Stato non ha soldi per i famigliari delle vittime della mafia

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Trovare la copertura finanziaria per i famigliari di vittime di mafia. Il Comunicato stampa di Avviso Pubblico

– 28 luglio 2007  AVVISO PUBBLICO Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie9 luglio 2007 Comunicato stampa L’ASSOCIAZIONE AVVISO PUBBLICO: SI’ ALLA PARIFICAZIONE DI TRATTAMENTO TRA LE VITTIME DEL TERRORISMO E QUELLA DI MAFIA E DEL DOVERE. I SOLDI VANNO TROVATI

Da un articolo pubblicato quest’oggi dal Corriere della Sera apprendiamo che il Ministero dell’Economia, per il tramite del Ragioniere generale dello Stato, ritiene non praticabile, in quanto finanziariamente priva di copertura, la possibilità di parificare il trattamento economico riservato ai famigliari delle vittime del terrorismo – previsti dalla legge 206 del 2004 – a quelli delle vittime di mafia e del dovere così come previsto dalla proposta di legge n. 2429, primo firmatario l’On. Francesco Forgione, Presidente della Commissione parlamentare antimafia, attualmente in fase di discussione alla Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati.La comunicazione del Ministero suscita vivo stupore e sconcerto. Le mafie, come insegna la storia, sono una concreta e, purtroppo, attuale minaccia alla libertà, alla democrazia, all’economia e alla convivenza civile del nostro Paese così come lo è il terrorismo. Dal dopoguerra ad oggi i mafiosi, così come i terroristi, hanno assassinato centinaia di persone che in qualità di servitori dello Stato o di semplici cittadini si sono impegnati per contrastare la violenza delle armi, la sopraffazione e la negazione dei diritti. Ogni anno, il 21 di marzo, Avviso Pubblico, collabora con Libera per organizzare la Giornata della Memoria e dell’Impegno ed è questa l’occasione per ricordare le vittime delle mafie. Quest’anno il 20 marzo a Polistena (Rc) si è svolta l’assemblea dei famigliari delle vittime di mafia. A questa assise hanno partecipato studenti, docenti, amministratori locali, mem bri della pubblica amministrazione, delle forze dell’ordine, della magistratura nonché esponenti di diverse forze politiche di entrambi gli schieramenti. Chiunque era presente ha potuto constatare il dolore, il coraggio e le difficoltà, anche economiche, che diversi famigliari di vittime di mafia devono affrontare quotidianamente. La perdita violenta di un famigliare per mano di mafia, così come quella per mano di terrorismo, ha letteralmente stravolto la vita di tantissime persone. Per questo, dopo l’incontro del 20 marzo la Commissione parlamentare antimafia ha presentato una proposta di legge, firmata da tutti i capogruppo delle forze politiche, di maggioranza e di opposizione, per eliminare la disparità di trattamento tra le vittime del terrorismo e quelle di mafia e del dovere. Un atto dovuto.Il Presidente del Consiglio dei Ministri che si è sempre dimostrato sensibile al tema della lotta alle mafie e che nel corso del suo intervento a Contromafie, gli Stati generali dell’antimafia del novembre 2006 a Roma, si è assunto impegni precisi non può ignorare tutto questo.Per tale motivo, Avviso Pubblico, rete di Comuni, Province, Regioni per la formazione civile contro le mafie, chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri, On.le Romano Prodi e al Ministro dell’Economia, Prof. Tommaso Padoa Schioppa e di adoperarsi in tempi rapidi e nei modi ritenuti più opportuni affinché sia trovata la copertura finanziaria che permette di parificare il trattamento attualmente riservato ai famigliari delle vittime del terrorismo anche ai famigliari delle vittime di mafia e del dovere. Non è accettabile che in un paese democratico le vittime per mano violenta siano suddivise per categorie. Tutte le vittime, come ha ricordato anche il Capo dello Stato nella sua recente visita a Palermo, vanno ricordate e riconosciute in modo eguale, senza distinzioni.Andrea Campinoti Presidente di Avviso Pubblico  Il commento di ucceo goretti: ma guarda un po……