Calabrialibre: No alle strumentalizzazioni

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DA CALABRIALIBRE_RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.

Con preghiera di pubblicazione integrale.Grazie   Calabrialibre: No alle strumentalizzazioni
I gravi fatti degli ultimi giorni hanno portato alla ribalta non sempre a proposito la nostra associazione, abbiamo oggi però la necessità di chiarire alcuni aspetti sulle vicende degli ultimi giorni.
Calabrialibre vede militare al suo interno persone di ideologie diverse ma culturalmente affini, con un’unica grande idea, l’affermazione attraverso la proposta alla politica, di una forte spinta innovativa e di una reale volontà di cambiamento, con uno sguardo particolare all’etica ed alla moralizzazione della classe dirigente. In questo la Giunta Loiero ci ha fortemente deluso, già l’assoluta mancanza di reale discontinuità con il passato, ci ha allarmato sulla reale portata del cambiamento dei vertici regionali, poi è iniziato il girotondo delle nomine, alcune volte un vero e proprio girotondo, e poi parentopoli, e poi bancopoli, e poi elettoropoli, e poi interinopoli, e poi pensionopoli, e poi incaricopoli, e poi informopoli, e poi sanitopoli, e poi ambientopoli e poi burcopoli (lo scandalo degli omissis del Burc). In tutto questo spesso siamo entrati, forse anche con irruenza, dando voce attraverso il forum al comune sentire. Ma vogliamo prendere le distanze da chi ci vuole ispiratori di fatti che poi hanno avuto rilevanza giudiziaria, questi non ci riguardano, questi attengono all’attività degli organi giudiziari ed inquirenti. I nostri erano solo richiami all’etica dell’amministratore, questa sì, che ci interessa come cittadini ed elettori, ma soprattutto come padri ed educatori. Non tutti i fatti o atti legalmente inattaccabili sono moralmente giustificabili, e non secondo la nostra morale ma secondo quelle regole non codificate che si manifestano ed esplicitano in comportamenti eticamente coerenti. Tutti gli altri fatti, di questo terremoto giudiziario che si è abbattuto sulla Giunta Loiero, ci vedono completamente estranei, nessun sentimento di rivalsa giudiziaria ha mai albergato in noi, ci auguriamo, pertanto che tutte le persone coinvolte in queste vicende possano dimostrare di essere estranei alle stesse. È troppo facile tirarci in ballo, Noi, che siamo stati trascinati in tribunale, dagli stessi protagonisti di queste ore, per aver dibattuto liberamente, per aver ospitato articoli, pareri e commenti, di gente comune e di navigati politici, come avviene liberamente da decenni sulla rete in tutto il mondo, e per aver difeso quel tozzo di pane che ancora ci rimane, ma che vogliono togliere ai nostri figli. Ci hanno tolto la salute, l’ambiente, la cultura, il lavoro, ed ora anche la libertà di espressione e magari anche quella personale. Questo, purtroppo è ciò che ci offre quella sinistra “moderna” che abbiamo fortemente voluto, in alternativa ad un centro destra, che ha fatto le stesse, pessime, cose, con sempre le stesse pessime persone. L’asprezza del dibattito politico, ma soprattutto quello sull’etica, che ci ha visto protagonisti, è dovuto ad un naturale moto di ribellione di chi vede ridursi sempre più i margini di una vita dignitosa, e di un futuro sereno per la propria prole, dove invece si allarga il divario tra chi sta sempre meglio e prende tutto, e chi invece non riesce più a portare a casa quel tozzo di pane, o non riesce a pagare il fitto di casa. C’è poco da raziocinare, quando non riesci a soddisfare i bisogni primari, dei tuoi cari, quando non riesci a trovare spazio in un mercato sempre più occupato dalle stesse entità, che non lasciano cadere neanche più le briciole dell’opulento banchetto, e che non ti danno neanche più l’opportunità di spigolare. Ma non era la sinistra che diffondeva messaggi di giustizia sociale e migliore distribuzione delle risorse? O forse ricordiamo male la storia, che pure abbiamo studiato? Questa è forse, quella, la sinistra moderna, della finanza spregiudicata, che persino a quella liberista, fa un baffo? Questi sono i temi a noi cari, per i quali ci battiamo, ogni altra cosa, compreso l’intervento della magistratura a mettere a posto le cose della politica, le riteniamo delle aberrazione della democrazia. Non siamo assolutamente interessati a spinte giustizialiste, perché crediamo profondamente nelle regole della democrazia rappresentativa per come è stata disegnata dai padri costituenti. Giorgio Durante Presidente Calabrialibre.www.calabrialibre.it