‘Ndrangheta, arrestato il nipote del boss “Tiradritto”. Era ricercato dal 2011

Print Friendly, PDF & Email

Domenico Morabito fuggì alla cattura nell’ambito di una vasta operazione finalizzata all’arresto di numerosi appartenenti ad un’organizzazione dedita al narcotraffico internazionale di eroina, cocaina ed hashish, tra le regioni della ex Jugoslavia e l’Italia

Schermata 2016-05-02 alle 11.05.22

E’ un nipote di Giuseppe Morabito, 82 anni, detto “Tiradritto”, il latitante arrestato stamane dai Carabinieri nella Locride.

Si tratta di Domenico Morabito, inserito nella cosca dei Morabito-Bruzzaniti-Palamara di Africo Nuovo (Rc) e latitante dal 2011 per traffico internazionale di stupefacenti. Morabito, che ha 59 anni, dovrà scontarne 22 in carcere. Ad arrestarlo, stamane, alle prime luci dell’alba di oggi, i Carabinieri del Gruppo di Locri e in particolare del Nucleo Operativo della Compagnia di Bianco e della Stazione di Africo, coadiuvati dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”. Domenico Morabito era ricercato dall’aprile del 2011, quando sfuggì alla cattura nell’ambito di una vasta operazione finalizzata all’arresto di numerosi appartenenti ad un’organizzazione dedita al narcotraffico internazionale di eroina, cocaina ed hashish, tra le regioni della ex Jugoslavia e l’Italia. Il latitante, considerato uno dei promotori principali delle attività illecite dell’organizzazione, è stato condannato nel 2014 dal Tribunale di Locri alla pena di 22 anni di reclusione. Nel 2011 era riuscito a sottrarsi alla cattura lanciandosi da una finestra della sua abitazione. Gli investigatori lo hanno trovato in un’abitazione del centro cittadino di Africo Nuovo (Rc), di proprietà di un fratello, attualmente detenuto. All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti strumenti per l’osservazione a distanza, alcuni apparati ricetrasmittenti nonche’ materiale utile per camuffare l’identità personale del ricercato e probabilmente utilizzato per gli spostamenti. Gli inquirenti sono giunti alla cattura a seguito di indagini nel corso delle qualei hanno attuato per diverse settimane lunghi servizi di osservazione e pedinamenti, anche nei confronti dei familiari.
Fonte Rainews.it