“Libera”, il presidio di Cantù dedicato a Gianluca e Lollò-Solo Siderno tace…

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di Emanuela Alvaro

Ancora un altro attestato di solidarietà e vicinanza alle famiglie Congiusta e Cartisano.

Sabato 11 ottobre a Cantù, in provincia di Como, si presenterà e si avvieranno le prime pratiche del costituendo presidio dell’associazione “Libera” il quale sarà intitolato a Gianluca Congiusta e Lollò Cartisano, vittime di ndrangheta. Gianluca ucciso il 24 maggio 2005 a Siderno e Lollò Cartisano scomparso a Bovalino il 22 luglio 1993. Storie dall’epilogo tragico di cui si è appreso tanto dai giornali e dal percorso che, quotidianamente, i familiari portano avanti per trovare, se fosse possibile e umanamente pensabile, un motivo valido a queste morti. Ma Cantù è in buona compagnia, in questi anni la famiglia Congiusta ha potuto in qualche modo trovare la forza di proseguire nell’intento di ottenere piena giustizia, anche grazie a tanti altri attestati di solidarietà e, soprattutto, sensibilità nei confronti della propria storia. Una storia che li accomuna a tanti che vivono per avere giustizia, quella reale.  Infatti a Bari è stato intitolato l’auditorium della scuola media “Carlo Levi” a Gianluca e Michele Fazio, ad Acquaformosa in provincia di Cosenza a Gianluca è stata dedicata una piazza, mentre una via gli è stata dedicata a Pianopoli. Da tempo si cerca di ottenere qualcosa del genere anche a Siderno, ma sembra che nonostante le diverse sollecitazioni ai vari commissari prefettizi che si sono susseguiti in questi anni alla guida dell’amministrazione comunale, non si sia riusciti a raggiungere il risultato sperato. Tante le associazioni che hanno supportato la richiesta di intitolargli la via dove Gianluca è stato ucciso, oggi via Torrente Coperto Arena, tra queste “Da Sud”, “Stop ‘Ndrangheta”, “Don Milani”, “Ulisse 2004″, ma ancora nulla. È veramente così tanto difficile e lungo l’iter per cambiare nome ad una strada? Il monumento in ricordo alle vittime innocenti di ndrangheta c’è, ogni anno si celebra la giornata in ricordo delle stesse. Manca solo che la via venga  intitolata a chi lì ha perso la vita! Come si legge dal profilo facebook del padre di Gianluca, Mario Congiusta, «Nemo profeta in patria … Un ringraziamento particolare agli amici di Cantù per la sensibilità dimostrata nel fare memoria delle Vittime innocenti. Sono certo che Gianluca e Lollò veglieranno su di voi”.

fonte: il garantista