Turisti napoletani ostaggi dei rifiuti in Calabria

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Centinaia le segnalazioni al nostro giornale per la presenza di numerose micro discariche di rifiuti lungo le strade di diverse città della riviera dei Cedri.

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L’estate 2014 sarà ricordata dai cittadini e bagnanti della riviera dei Cedri con delle allegre e colorate “cartoline” che ritraggono cassonetti della spazzatura strapieni, cigli di strade sommersi da sacchetti di monnezza, discariche a cielo aperto in ogni parte della città. Si tratta di ogni tipo di rifiuti: dagli organici alla plastica al vetro passando per l’indifferenziato, l’umido e gli ingombranti.

Così Scalea, Santa Maria del Cedro, Cirella di Diamante, Diamante insieme a Vibo Valentia, Maratea, Paola, Reggio Calabria offrono un paesaggio tutt’altro che salubre: montagne di rifiuti abbandonate accanto ai cassonetti dei rifiuti, olezzi sgradevoli che rendono l’aria irrespirabile. “Arrivati a Scalea credevamo di essere a Napoli e di essere tornati indietro di sette anni, quando nel 2007 la Campania era in piena emergenza rifiuti” è stato il commento quasi unanime delle centinaia di segnalazioni di bagnanti provenienti dall’hinterland nolano e vesuviano pervenute al nostro giornale. “L’aria è nauseabonda e siamo costretti a respirarla perchè abitiamo qui vicino”, “Gli ingressi agli stabilimenti balneari sono pieni di rifiuti”, “Sarà mica colpa di noi napoletani che produciamo tanta monnezza?”. Queste le constatazioni e le perplessità dei villeggianti.

La Calabria è una di quelle regioni che d’estate si popola di migliaia di persone, in particolare di napoletani che scelgono alcune città della regione del peperoncino come mete preferite per trascorrere le vacanze estive. Abbiamo trascorso qualche giorno a Cirella di Diamante e non abbiamo potuto fare a meno di osservare la triste realtà di questo scenario raccapricciante e ne abbiamo approfittato per ascoltare il primo cittadino di Diamante, Gaetano Sollazzo, che ha testualmente dichiarato:

“Sono in contatto tutti i giorni con il Prefetto per far fronte all’emergenza rifiuti in Calabria ed il problema è che la Regione ha dato l’ok per scaricare 20 tonnellate di spazzatura ma noi ne produciamo il triplo. Per una settimana il Prefetto ha dato disposizione di tenere i rifiuti lontani dalla strada e conferirli in un’area più isolata ma i cittadini insorgono perchè nessuno vuole la spazzatura accanto alle proprie abitazioni”.

Di raccolta differenziata a Diamante ancora non se ne parla ma la fascia tricolore adamantina ha promesso di farla partire “dopo il festival del peperoncino” e di contare sulla “collaborazione dei cittadini che non sempre fanno il loro dovere e rispettano gli orari di sversamento”. “Dal canto nostro multiamo i trasgressori – ha chiosato il sindaco Sollazzo – Agli ingressi dei lidi, inoltre, molti conferiscono i rifiuti anche da altri paesi limitrofi e poi abbiamo chiesto ai lidi stessi di fare la raccolta di plastica, metalli e vetro ma purtroppo, siccome la differenziata non è ancora entrata a regime, non tutti hanno dato piena disponibilità. Se non si risolve con gli inceneritori, il problema dei rifiuti sussisterà sempre”.

I turisti napoletani, però, indignati ed infastiditi da tanta sporcizia e dei cattivi odori, minacciano di far terminare anzitempo le loro vacanze estive.

fonte: ilmediano.it